Il Forum Famiglie Lazio boccia il ddl Cirinnà

Per la presidente Emma Ciccarelli «se la legge passasse si aprirebbe la strada del ricorso all’utero in affitto. Diverse le criticità normative»

Per la presidente Emma Ciccarelli «se la legge passasse si aprirebbe la strada del ricorso all’utero in affitto. Diverse le criticità normative» 

Emma Ciccarelli, presidente del Forum delle Associazioni familiari del Lazio è chiara a proposito della legge sulle unioni civili che, a giorni, approderà in Senato: «Non ci piace». Un “no” forte che viene motivato da «diverse criticità che se passassero rischierebbero di creare confusione e ambiguità normative, in particolare sui temi del matrimonio e nella disciplina delle adozioni».

Quest’ultimo, prosegue Ciccarelli,
«se venisse depotenziato e snaturato indebolirebbe tutto il tessuto sociale e civile; ecco perché riteniamo la normazione delle unioni civili non debba sovrapporsi a quella del matrimonio». In particolare, in riferimento alla cosiddetta “stepchild adoption”, per Ciccarelli si tratta «di una strategia normativa che apre la strada in Italia al ricorso all’utero in affitto oltre che generare problemi identitari al minore».

Sono queste le ragioni che porteranno
il Forum a partecipare alla manifestazione del 30 gennaio: «Siamo consapevoli che la nostra battaglia per il ritiro di questa legge non si ferma qui. Stiamo avviando in sinergia con gli altri Forum Regionali e con il Forum nazionale una serie di azioni che portino ad una modifica radicale dei contenuti della legge. Chiediamo che il parlamento tenga in debito conto della volontà popolare e non emani leggi che non ne siano sua espressione. Piuttosto si ritiri il disegno di legge per una più pacifica e condivisa elaborazione e ci si concentri sui tanti problemi reali del paese».

22 gennaio 2016