Un decalogo per i genitori, appeso da lunedì in tutti gli studi. La Federazione italiana medici pediatri di famiglia (Fimp) scende in campo con precise indicazioni contro l’infezione da coronavirus, indicando 10 norme base a cui attenersi, nella convinzione che «seguire informazioni ufficiali e agire con responsabilità è la migliore strategia possibile per limitare il contagio». Non solo. I pediatri chiedono ai genitori di non portare i bambini a studio o in pronto soccorso, soprattutto se affetti da comuni sintomi respiratori come tosse, raffreddore e febbre, ma di prediligere un primo contatto telefonico col pediatra di famiglia.

coronavirus, lavarsi le mani bambini, pulizia, igieneSe dopo il triage, si rendesse necessario un accertamento, il presidente Fimp Paolo Biasci chiede di rispettare cinque semplici regole: «Non accedere all’ambulatorio senza aver prima concordato telefonicamente la visita; entrare in sala d’aspetto solo quando esce il paziente precedente; tenere in braccio il bambino se non è in grado di star seduto». E ancora: «Controllare che il bambino tocchi il meno possibile le attrezzature dello studio; in attesa della visita, far usare al piccolo un gioco o libro portato da casa e non permettergli di condividerlo con altri pazienti».

Di questa nuova infezione «purtroppo sappiamo ancora poco – prosegue Biasci – e dobbiamo adottare tutte le misure precauzionali per evitare che i bambini, secondo i dati epidemiologici disponibili al momento risparmiati dalla malattia, possano rappresentare il serbatoio di infezioni per genitori e nonni».

26 febbraio 2020