«Spero che la sua memoria e i molti anni di servizio ispireranno tutti noi a lavorare con sempre maggiore urgenza per la pace e la riconciliazione tra i popoli». Lo scrive Francesco nel telegramma di cordoglio inviato al presidente israeliano Reuven Rivlin, ricordando Shimon Peres, ex primo ministro israeliano e Nobel per la Pace, deceduto nella notte all’età di 93 anni. «La sua eredità sarà autenticamente onorata e il bene comune per il quale egli ha diligentemente lavorato troverà nuove espressioni – scrive ancora il Papa – se l’umanità si sforzerà di avanzare nel cammino verso una pace duratura».

Nelle parole del pontefice il dolore per la scomparsa dello statista isrealiano, ma anche il ricordo «con affetto» dei momenti passati con lui, durante l’incontro in Vaticano nel giugno 2014, e un rinnovato «grande apprezzamento» per «gli ultimi sforzi instancabili in favore della pace». Apprezzamento confermato anche dal portavoce vaticano Greg Burke, che ai giornalisti ha ricordato in sintesi «l’eredità» del premier israeliano secondo Francesco: «Per il Papa – ha detto – Shimon Peres è stato un uomo di pace e di perseveranza». Quindi, interpellato sull’eventuale partecipazione di Francesco ai funerali, venerdì 30 settembre a Gerusalemme, ha ricordato che quel giorno il Papa sarà in viaggio per la Georgia.

28 settembre 2016