Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale Barragàn

Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, classe 1933, il porporato messicano era al servizio della Curia romana dal 1988. «Pastore zelante», lo ricorda Francesco

«Ricordando questo pastore zelante che mi ha onorato con la sua amicizia fin dal 1980 e che durante gli anni e con fedeltà ha consacrato la sua vita al servizio di Dio e della Chiesa universale, offro preghiere di suffragio per l’eterno riposo della sua anima, affinché il Signore Gesù gli ottenga la colona della gloria che non perisce». Sono le parole indirizzate da Papa Francesco al vescovo di Zamora Javier Navarro Rodriguez per la morte del cardinale messicano Javier Lozano Barragàn, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, scomparso ieri, 21 aprile, all’età di 89 anni. Nel telegramma del pontefice, «sentimenti di vicinanza a Sua Eccellenza, al clero, ai consacrati e ai laici di questa Chiesa particolare, così come ai fratelli e ai familiari del defunto e alla Chiesa del Messico e di Zacatenas in cui ha servito come pastore».

Nato il 26 gennaio 1933 a Toluca, in Messico, Barragàn si era formato prima nel Seminario diocesano di Zamora, quindi a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana. Ordinato sacerdote il 30 ottobre 1955, è stato docente di Teologia dogmatica e di Storia della filosofia nel Seminario diocesano e maestro di Pedagogia nelle scuole magistrali. Dal 1973 al 1975 è stato Presidente della Società Teologica Messicana. Dal 1977 al 1979 è stato direttore dell’Istituto Teologico Pastorale del Celam. Il 5 giugno 1979 è stato nominato ausiliare di México, ricevendo l’ordinazione episcopale il successivo 15 agosto. Dal 1979 al 1984 ha esercitato il suo episcopato nell’arcidiocesi di México, nel terzo vicariato episcopale. È stato Fondatore della Pontificia Università del Messico, responsabile accademico presso la Santa Sede e Membro del Consiglio Superiore del medesimo ateneo dal 1982 al 1985.

La sua partecipazione a numerosi Sinodi dei vescovi gli ha offerto una grande esperienza, che egli ha saputo applicare prima nel servizio episcopale nella sua Chiesa particolare, poi in quello alla Curia romana. Segretario speciale del Sinodo sulla famiglia (1980), è stato poi vescovo della diocesi di Zacatecas dal 1985 al 1997 (nominato il 28 ottobre 1984). Nel 1988 è divenuto membro del Pontificio Consiglio per il dialogo con i non credenti, diventato poi Pontificio Consiglio della cultura. Nel 1989 è divenuto membro della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Nel 1997 è stato nominato consigliere della Pontificia Commissione per l’America Latina. Nel Celam, dal 1986 al 1991 è stato presidente del Dipartimento per l’Educazione e, dal 1995 al 1997, presidente del Dipartimento per l’Economia. Nel gennaio del 2000 è divenuto membro della Congregazione per i vescovi.

Come vescovo, nel suo Paese ha vissuto momenti di freddezza tra i responsabili del governo e della Chiesa. Ha sostenuto con forza il riconoscimento giuridico della Chiesa in Messico, che solo poco tempo prima pareva impensabile. Il 20 agosto 1996 è stato nominato da Giovanni Paolo II presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari. Creato cardinale dallo stesso pontefice nel 2003, ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.

21 aprile 2022