Il cordoglio del Papa a Mattarella per la perdita di «nobili figli della nazione»

Il telegramma di Francesco dopo il «tragico attentato» in Congo nel quale hanno perso la vita l'ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci

«Servitori della pace e del diritto». Papa Francesco definisce così l’ambasciatore italiano Luca Attansio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, rimasti uccisi lunedì scorso, 22 febbraio, in un attacco contro un convoglio della missione Onu nella Repubblica Democratica del Congo, insieme al loro autista Mustapha Milambo. Lo fa in un telegramma inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, esprimendo il suo «sentito cordoglio ai loro familiari, al corpo diplomatico e all’Arma dei Carabinieri» per la loro perdita.

«Con dolore – scrive il Papa – ho appreso del tragico attentato avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo, nel quale hanno perso la vita il giovane ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere trentenne Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese Mustapha Milambo». Quindi, nelle parole di Francesco, un invito: «Raccogliamo l’esemplare testimonianza del signore ambasciatore, persona di spiccate qualità umane e cristiane, sempre prodigo nel tessere rapporti fraterni e cordiali, per il ristabilimento di serene e concordi relazioni in seno a quel paese africano, Come pure quella del carabiniere, esperto e generoso nel suo servizio e prossimo a formare una famiglia».

Il pontefice assicura quindi le sue preghiere di suffragio «per il riposto eterno di questi nobili figli della nazione italiana», esortando a «confidare nella Provvidenza di Dio, nelle cui mani nulla va perduto del bene compiuto, tanto più quando è confermato con la sofferenza e il sacrificio. A lei, signor presidente, ai congiunti e ai colleghi delle vittime e a tutti coloro che piangono per questo lutto – conclude – invio di cuore la mia benedizione».

24 febbraio 2021