Il conto di base: ecco tutte le caratteristiche

Un prodotto pensato per i consumatori che hanno esigenze semplici nella gestione del denaro o che appartengono alle fasce più fragili. Previste alcune limitazioni

Parliamo oggi di un prodotto che riguarda il primo elemento essenziale per l’inclusione finanziaria: il conto di base. Un conto corrente bancario che dà la possibilità, a quei consumatori che hanno esigenze semplici nella gestione del denaro o che appartengono a fasce economicamente più fragili della popolazione, di poter disporre di uno strumento di gestione semplice e gratuito. Attraverso il conto di base si possono effettuare movimenti di pagamento, come bonifici, e si possono accreditare stipendi, pensioni o qualunque altro emolumento proveniente da un’attività lavorativa, e attraverso una carta di debito – quello che comunemente chiamiamo “bancomat” – effettuare acquisti commerciali o prelevare agli sportelli automatici.

Il conto di base può essere concesso gratuitamente alle persone che hanno un Isee sino 11.600,00 euro alle quali permette di essere esentati anche dall’imposta di bollo. Per i pensionati che abbiano un Isee inferiore ai 18mila €, il conto prevede ancora la gratuità, tuttavia in questo caso il correntista non è esente dall’imposta di bollo. Una considerazione importante che va fatta riguardo al conto di base è che tale apertura di rapporto con l’istituto bancario non ammette discriminazioni: non conta il luogo di residenza, né la provenienza. Ciò significa che può accedervi chiunque abbia il diritto di soggiornare in uno Stato membro dell’Unione europea secondo quelle che sono le regole stabilite dall’Unione e dal diritto italiano, compresi quindi consumatori senza fissa dimora e i richiedenti asilo politico.

prelievo contante, sportello automatico, atm, euro, bancomat, risparmio, educazione finanziariaQuesto rappresenta un’opportunità importante offerta a tutte le persone, soprattutto quelle più fragili, di poter gestire il proprio denaro senza costi, permettendo loro così ad un lato di essere conosciuti dal sistema finanziario e creditizio e, dall’altro di poter utilizzare degli strumenti di pagamento innovativi, in linea con lo sviluppo delle possibilità e opportunità ad oggi presenti sul mercato. Le banche, le poste e tutti gli altri soggetti autorizzati sono obbligati ad offrirlo prevedendo almeno un prodotto che abbia queste caratteristiche nel loro carnet di possibilità. In taluni casi gli intermediari possono rifiutarsi di aprire ma solo a fronte di valide e documentate ragioni, da descrivere in modo circostanziato e per iscritto, che riguardino il sospetto che la banca possa avere circa un uso illecito del conto, diretto a fini illegali; oppure, qualora il richiedente non soggiorni legalmente in Italia. Naturalmente si può recedere dal conto di base in qualsiasi momento: non sono dovute spese di chiusura o altre penalità. Allo stesso modo è possibile richiedere il passaggio da un conto già in essere al conto di base.

Nella sottoscrizione di un conto di base è importante che il consumatore tenga conto delle limitazioni poste alle operazioni comprese nella gratuità del servizio. Per questi conti infatti non sono previsti strumenti di credito (fido, libretto assegni, carte di credito, …) perché sono pensati per le operazioni essenziali. Le operazioni stesse, intendendo tutte le movimentazioni che impegnano la banca sia in entrata che in uscita del denaro, hanno, per alcune tipologie, delle limitazioni che sono definite non dalla banca ma da un decreto ministeriale (D.M. n.70 del 3 maggio 2018) che le disciplina in maniera omogenea. È importante, dunque, per chi sottoscrive un conto di base aver presente il numero di operazioni che annualmente può effettuare (vedi scheda condizioni conto di base).

Pensiamo dunque come poter risparmiare i costi della tenuta del conto e, come visto in taluni casi, anche delle imposte di bollo utilizzando questo strumento per coloro che non hanno necessità di credito, ma che possono fruire di quei servizi bancari utili, entrati a far parte della ordinarietà della nostra organizzazione sociale e che costituiscono una, sia pur piccola, ma significativa tessera del più complesso processo di inclusione e partecipazione sociale.

14 maggio 2024