Il congedo di Draghi da Palazzo Chigi: 20 mesi «straordinari»
Il saluto ai giornalisti accreditati in Sala stampa. «Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto». Il riconoscimento: «Siete una stampa libera e avete avuto da me il rispetto che si deve a una stampa libera». Al Quirinale consultazioni al via con i presidenti di Senato e Camera
«Un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento». Il premier uscente Mario Draghi definisce così i suoi 20 mesi alla guida del governo che ha traghettato il Paese attraverso l’esperienza della pandemia prima e della guerra poi, con le crisi che ne sono scaturite. L’occasione è il saluto ai giornalisti accreditati in Sala stampa a Palazzo Chigi, ieri, 19 ottobre. «Cosa ho imparato? Troppe cose», ha detto, assicurando che l’esperienza «finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto».
Da Draghi anche un riconoscimento a giornalisti e operatori dei media, a cui ha voluto rivolgere un «ringraziamento veramente sentito. Voi in questi 20 mesi, con tutte le difficoltà che ci sono state – pandemia, guerra, crisi energetica, necessità di rispondere a queste sfide – avete svolto un servizio straordinario ai cittadini aiutandoli a seguire e comprendere quello che avviene nel Palazzo, che spesso viene visto come misterioso. Un servizio straordinario alla democrazia italiana – sono ancora le parole del premier -. Voi siete una stampa libera e avete avuto dal presidente del Consiglio, da me, il rispetto che si deve a una stampa libera, rispondendo alle vostre domande al meglio possibile, con la massima sincerità e la massima chiarezza». Un atto dovuto ma anche un «segno di profondo rispetto».
Una collaborazione, quella con i giornalisti, «piacevole, anche dal punto di vista umano – è il commento del presidente del Consiglio -. Nessuno si aspettava che avremmo fatto così tante conferenze stampa con tranquillità, che duravano spesso ore indefinite. Poi io venivo rimproverato… perché non riuscivo a dire basta alle domande». E ancora: «Ringrazio anche tutto lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sia per come ha seguito il dialogo in questi 20 mesi tra voi e me, sia per la campagna di comunicazione sul Pnrr, che è stata e sarà molto importante».
È un Draghi disteso e sorridente, quello che si è presentato ai cronisti, facendosi ritrarre anche in qualche foto con la stampa che lo ha seguito in questi 20 mesi e con il suo staff. Quindi, la colazione di lavoro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i ministri, in vista del Consiglio europeo. Al premier uscente e ai suoi ministri è andato il grazie del Colle per «l’eccellente lavoro svolto e i lusinghieri risultati ottenuti» in questi mesi. Riguardo al Consiglio Ue, si legge nella relazione del presidente del Consiglio trasmessa alle Camere, tra gli obiettivi c’è quello di «riaffermare l’unità dei 27 stati membri nel condannare il recente intensificarsi degli attacchi da parte russa e nel sostenere l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina comprende la dimensione politica, finanziaria, militare, umanitaria e giuridica; l’attuazione delle sanzioni; il contributo alla piena attuazione delle iniziative internazionali volte ad assicurare l’esportazione di grano ucraino». L’ultimo Consiglio dei ministri convocato da Draghi infine ha prorogato al 18 novembre il taglio delle accise sui carburanti.
Questa mattina, 20 ottobre, al Quirinale sono iniziate quindi le consultazioni del presidente della Repubblica. I primi a essere ricevuti: il presidente del Senato Ignazio La Russa, alle 10, e quello della Camera Lorenzo Fontana, alle 11. Dalle 16.30 alle 19 è il turno di Verdi-Sinistra, Azione-Iv, M5s e Pd. Domattina, 21 ottobre, sarà la volta del centrodestra, che al Colle salirà unito in una delegazione Fdi-Lega-Fi-Moderati.
20 ottobre 2022