Il Colosseo illuminato contro la pena di morte

2.031 le città del mondo che hanno aderito a Cities for life, iniziativa della Comunità di Sant’Egidio per l’abolizione della pena capitale

2.031 le città del mondo che hanno aderito a Cities for life, iniziativa della Comunità di Sant’Egidio che si celebra ogni 30 novembre, per l’abolizione della pena capitale

Anche il Colosseo si è illuminato ieri sera, 30 novembre, per Cities for life, “Città per la  Vita, Città contro la pena di morte”, l’iniziativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio ogni 30 novembre, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione per legge della pena capitale decisa da uno stato europeo, il Granducato di Toscana, nel 1786. Una «battaglia di civiltà e per la vita», la definiscono dalla Comunità trasteverina, alla quale quest’anno hanno adeito 2.031 città del mondo, proponendo 382 eventi in contemporanea con l’accensione del Colosseo per dire no alla pena di morte. «Insieme alla Giornata mondiale che si celebra ogni 10 ottobre – continuano da Sant’Egidio – è la più estesa mobilitazione mondiale dell’anno contro la pena capitale, e oggi coinvolge più di 2mila città».

Il Colosseo si è illuminato quest’anno anche per celebrare l’abolizione della pena capitale in Nebraska, il primo Stato conservatore americano a votare per l’abolizione, il settimo negli ultimi 7 anni. Alla serata infatti, condotta da Max Giusti e Mario Marazziti, ha preso parte anche una delegazione del parlamento del Nebraska. Presenti anche rappresentanti della Woeld coalition against the death penalty, ex codnannati, parenti delle vittime e attivisti della battaglia per l’abolizione della pena di morte nel mondo.

«Nonostante la minaccia del terrorismo, la pena di morte nel mondo oggi, per fortuna, non gode di buona salute». Lo ha dichiarato il presidente della commissione Affari sociali della Camera Mario Marazziti, portavoce della Comunità, incontrando due senatori del Nebraska. La pena capitale, ha spiegato, è stata abolita ormai da cento Stati e sono di fatti circa 50 quelli che non la praticano più.

 

1° dicembre 2015