Il Circolo S. Pietro compie 150 anni

L’assemblea nell’Aula della Conciliazione. De Donatis: «Chi si rende disponibile per gli altri «partecipa allo sviluppo integrale della persona umana e della società»

Il Circolo S. Pietro si appresta a tagliare il traguardo dei 150 anni di vita (fu fondato il 28 aprile 1869) e venerdì 22 febbraio, festa della Cattedra di Pietro, ha celebrato in maniera solenne la 150ma assemblea annuale nell’Aula della Conciliazione, in Laterano. Un appuntamento di grande rilievo per il sodalizio, noto per essere il «braccio della carità del Santo Padre nella sua diocesi», ha ricordato nella sua relazione il presidente Leopoldo Torlonia, e durante il quale sono stati acclamati come nuovi Soci d’Onore il cardinale vicario Angelo De Donatis e l’arciduca Eduard Habsburg – Lothringen, ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede e l’Ordine di Malta.

Nel suo intervento il cardinale ha ricordato le parole con cui Papa Francesco definì alcuni anni fa i membri del Circolo: «Siete la carezza di Dio. Durante un corso di esercizi spirituali – ha aggiunto a braccio – un esegeta mi ha fatto capire che nella parabola del Buon Samaritano». La giusta traduzione della domanda che viene rivolta a Gesù, ha spiegato, «non è “Chi è il mio prossimo” ma “A me, chi mi ama?” Quella carezza siamo noi per primi a riceverla, il Buon Samaritano è Cristo», che si fa accanto a ciascuno di noi. Solo «così saremo capaci di fare lo stesso agli altri». In precedenza, De Donatis aveva ricordato che «lo spirito evangelico che anima e caratterizza la vostra opera è la vera chiave del segreto di una storia così lunga e luminosa». Sottolineando «la fedeltà incondizionata alla Chiesa e al pontefice che il Circolo S. Pietro dimostra da tempi così antichi, intervenendo nelle situazioni più critiche della nostra società», il cardinale ha aggiunto che «chi si rende disponibile, sacrificando il proprio tempo per gli altri – fosse anche solo con una parola di conforto – partecipa allo sviluppo integrale della persona umana e della società in cui vive».

Il Circolo da un secolo e mezzo è impegnato nell’apostolato della carità e il presidente Torlonia ha fornito alcune cifre della concretezza di questo impegno nell’ultimo anno: «Oltre 42mila pasti e quasi 700 pacchi viveri distribuiti dalle Cucine economiche; 6.500 pernottamenti nelle Case famiglia; oltre 7.200 pernottamenti degli Asili notturni; oltre 4.500 giacconi offerti dal Guardaroba per contrastare l’emergenza freddo». Un’azione cominciata con la benedizione di Pio IX in un momento particolare della storia italiana e della città di Roma e proseguita nel tempo, anche con l’adesione di ben quattro Pontefici, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII e  Paolo VI, che furono soci del Circolo. Tutto sempre dalla parte dei deboli, come ha ricordato nel suo saluto l’assistente ecclesiastico del sodalizio, monsignor Franco Camaldo.

«Il dono speciale del Circolo S. Pietro per la città di Roma, in occasione del 150mo anno di attività – ha annunciato il presidente – è la rinnovata Casa famiglia in via di San Giovanni in Laterano, che sarà intitolata alla magnifica figura di san Paolo VI. Quest’opera, che verrà realizzata anche grazie al prezioso aiuto della Fondazione Bambino Gesù onlus, accoglierà i bambini ricoverati presso l’ospedale pediatrico, insieme ai loro familiari, così come accade nella struttura attiva in via della Lungaretta».

Nel corso della serata, hanno fatto la loro professione di fede solenne i dieci soci che sono diventati effettivi nell’ultimo anno sociale e sono stati consegnati i distintivi dorati a quelli che hanno compiuto 25 e 50 anni di appartenenza al Circolo.

25 febbraio 2019