Il cibo e la predicazione di Francesco nel nuovo libro di don Plata

“Apparecchiare la santità” il titolo del volume edito dalla Libreria editrice vaticana, presentato al monastero di Trinità dei monti

Quanta gioia intorno alla tavola. A ricordarlo è don Pierluigi Plata, convinto che dall’attenzione al cibo possa nascere una vera e propria catechesi. Lo dimostra nel suo ultimo libro “Apparecchiare la santità. Il cibo nella predicazione di Papa Francesco”, edito dalla Libreria editrice vaticana e presentato ieri, 19 settembre, nel Monastero di Trinità dei monti, tra i suggestivi affreschi delle nozze di Cana, nell’ex refettorio del convento, opera del poliedrico artista gesuita Padre Pozzo. Anche qui, il cibo come metafora da utilizzare nella vita cristiana.

Don Pierluigi ne parla molto nel suo canale YouTube con il progetto “Ricette dal Vangelo” che da blog è ora anche un’applicazione, presente su tutti i canali social. Non solo web: il sacerdote, cappellano militare dei Carabinieri, al suo attivo ha già altri libri, tra cui “Fratello agnello sorella volpe. Tutti gli animali presenti nel Vangelo”. Originario della diocesi di Brescia, la vocazione per don Pierluigi è nata durante il servizio militare. «Facevo l’elettricista – racconta – e invece durante la leva ho iniziato ad aiutare un po’ gli altri sotto forma di volontariato; così sono entrato in seminario. Da allora mi sono sentito sempre in debito con il mondo militare perché è lì che è sorta la mia vocazione».

Al suo fianco durante la presentazione del libro l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia Santo Marcianò, insieme ad Alessandro Gisotti, vide direttore editoriale del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. A loro don Pierluigi racconta: «Mi sono chiesto vedendo tanti canali televisivi importanti dedicati all’intrattenimento e al cibo il perché di tanto interesse. È possibile che il Vangelo non abbia niente da dire al riguardo? Dopo essermi interrogato ho visto che nel Vangelo c’è tanto cibo: basti pensare al pane e al vino ma anche ai semi, il lievito, la farina, etc…Andando avanti, approfondendo – prosegue -, mi sono accorto che anche Papa Francesco parla di tantissimi cibi: è lui che attualizza i cibi del Vangelo ai nostri tempi!».

Come fare la pizza, ad esempio, diventa un discorso ecclesiologico. Quando il Papa dice di non aver mai visto un pizzaiolo che metta 1 kg di lievito e 10gr di farina. Così anche nella Chiesa c’è chi da un contributo, ognuno nella giusta dose. Il vescovo, i preti e i laici: «Con tutti gli ingredienti giusti la pizza viene buona». Ancora, nel testo si racconta di un incontro, un mercoledì all’udienza generale, con una nonna di 91 anni alla quale il Papa ha chiesto: «Cosa mangi per essere così in forma?». “I ravioli che faccio con le mie mani”, la risposta gioiosa. Ecco l’occasione per una catechesi: «Dobbiamo recuperare i cibi fatti in casa, non già comprati o surgelati ma tornare alle tradizioni e cosi si parla anche delle tradizioni della Chiesa. C’è spazio anche per gli utensili usati a tavola, come il vassoio. Simbolo dello scegliere: cosa mangio e metto nel vassoio? La pasta? Il riso? La carne? Il pesce? Così anche noi dobbiamo discernere. E come scegliamo bene per la salute del corpo dobbiamo farlo anche per la salute dell’anima». Queste le raccomandazioni di don Pierluigi.

Altro tema centrale dedicato all’enciclica Laudato sì: «L’importanza di riciclare il cibo che è stato utilizzato. I piatti tradizionali in tutto il mondo sono nati anche dalla fantasia di una cuoca che ha saputo utilizzare quello che era avanzato prima». Ecco il messaggio caro al Papa: gli scarti non sono solo da buttare via ma da recuperare e valorizzare. Giuliano Visconti, presidente del Banco Alimentare del Lazio, aggiunge: «I poveri non hanno bisogno solo di cibo ma di essere guardati e accompagnati in tutte le loro esigenze umane».

Al termine della presentazione, un “buffet papale” preparato dalla cooperativa sociale agricola Garibaldi, che attraverso la coltivazione del cibo e le ricette di cucina ha ridato speranza a molti ragazzi disabili e le loro famiglie, a Roma.

20 settembre