Il catecumenato, segno della «perenne giovinezza della comunità cristiana»

Presentato con il vicegerente Palmieri il Vademecum per l’iniziazione cristiana degli adulti, del Servizio diocesano. Don Cavallini: «Sussidio nato dall’esperienza»

I catechisti che ogni anno affiancano gli adulti nel cammino che li porterà al battesimo hanno «un punto di osservazione molto bello», hanno l’opportunità di fare «l’ascolto contemplativo» perché accompagnare i catecumeni «significa partecipare all’esperienza gioiosa della fecondità dello Spirito Santo e del Vangelo». Vivendo questo «fortunato» servizio hanno a che fare con «la perenne giovinezza della comunità cristiana». Così l’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma, ai catechisti dei catecumeni che sabato 16 ottobre, nella Sala Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore, hanno partecipato all’incontro di formazione durante il quale è stato presentato “Alle sorgenti della salvezza. Vademecum per la catechesi dell’iniziazione cristiana degli adulti”, pubblicato da Servizio per il catecumenato della diocesi di Roma. Ogni anno nella Chiesa di Roma sono oltre cento gli adulti accompagnati al battesimo, di cui un terzo italiani e due terzi stranieri. Attraverso di loro, ha rimarcato l’arcivescovo, «il Signore sottolinea l’azione dello Spirito Santo nei cuori delle persone, simile all’azione della grazia che c’è in una coppia di fidanzati non particolarmente praticanti che sentono il desiderio di celebrare il sacramento del matrimonio in chiesa» non tanto per convenzione quanto per «una scelta che diventa sempre più consapevole».

Il Vademecum nasce «dalle osservazioni e dall’esperienza diretta fatta negli ultimi anni da chi prepara i catecumeni – ha detto il direttore dell’Ufficio catechistico del Vicariato don Andrea Cavallini -. Uno strumento pratico che risponde a varie domande e che non vuole essere un saggio ma un sussidio per i catechisti» da utilizzarsi con il “Rica”, Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, pubblicato dalla Conferenza episcopale italiana nel 1978. Il libretto, la cui presentazione è affidata al cardinale vicario Angelo De Donatis, vede la luce dopo tre anni di lavoro e si suddivide in tre parti: la prima è dedicata ai protagonisti del catecumenato, la seconda all’itinerario catechetico e l’ultima, infine, suggerisce come strutturare gli incontri e i temi da trattare. «Uno strumento «molto interessante che sarà utilizzato anche da altre diocesi», ha detto don Jourdan Pinheiro, responsabile del Settore per il catecumenato dell’Ufficio catechistico Cei.

In poco più di 70 pagine, il Vademecum «offre una lettura della realtà di Roma che è molto complessa, con settori variegati tra loro», ha aggiunto suor Pina Ester De Prisco, che si appresta a passare il testimone di referente del Servizio per il Catecumenato nelle mani di suor Rosaria Carpentieri. Dopo sei anni, infatti, suor Pina lascia l’ufficio alla volta di Assisi, dove guiderà la casa di accoglienza e pastorale giovanile vocazionale “Casa Frate Jacopa” a Santa Maria degli Angeli. Quella nella diocesi di Roma è stata «un’esperienza intensa che è diventata ricchezza. Porto dentro il catecumenato come una seconda vocazione – ha detto la religiosa salutando i catechisti -. Il catecumenato è un’opportunità, una sfida che tutta la comunità parrocchiale deve accogliere con gioia».

Sperando che quest’anno tutti gli incontri possano svolgersi in presenza, il Servizio per il catecumenato ha fissato il primo appuntamento con i catecumeni del secondo anno per domenica 14 novembre dalle 16 alle 18 nella Sala Tiberiade del Pontificio Seminario Romano Maggiore. L’auspicio del direttore Cavallini è di poter organizzare per gennaio un pellegrinaggio con i catecumeni del primo e secondo anno sulle orme dei santi Pietro e Paolo.

18 ottobre 2021