Il cardinale Turkson alla baraccopoli di Castel Romano

Il prefetto del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale ha incontrato i volontari dell’Associazione 21 luglio, quindi ha visitato il campo rom

Si è realizzata grazie all’impegno dell’Associazione 21 luglio, presieduta da Carlo Stasolla, la visita del cardinale Peter K. A. Turkson, prefetto del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, alla baraccopoli di Castel Romano, per l’emergenza coronavirus, nel pomeriggio di sabato 13 giugno. Il porporato si è recato in visita al Polo ex Fienile di Tor Bella Monaca, dove ha incontrato i volontari dell’Associazione che realizza ogni settimana 250-300 pacchi alimentari per bambini da 0 a 3 anni che vivono nelle baraccopoli e nei campi rom della Capitale, al fine di contrastarne la malnutrizione, soprattutto in questo tempo di emergenza dovuta alla pandemia.

Con il contributo della Farmacia vaticana – partner della Commissione vaticana per il Covid-19 istituita presso il dicastero -, il cardinale ha distribuito 3mila guanti in vinile, 6mila  mascherine chirurgiche, 200 mascherine in stoffa lavabili, 500 confezioni di paracetamolo. Quindi ha visitato il campo rom di Castel Romano, dove sono stati consegnati i pacchi famiglia in alcuni insediamenti che costituiscono la baraccopoli, portando a tutti i presenti, ai volontari impegnati nell’assistenza alle comunità, alle famiglie e ai bambini delle baraccopoli «il segno della vicinanza del Papa e il suo paterno abbraccio», riferiscono dalla Santa Sede, soprattutto in questo momento difficile.

«Come ripete spesso Papa Francesco, nessuno deve essere lasciato indietro – ha detto Turkson -. Siamo qui oggi per testimoniare il sostegno a tutti coloro che vivono situazioni di sofferenza e vulnerabilità, e che spesso vengono dimenticati, soprattutto in questo tempo di emergenza sanitaria, sociale ed economica. Ricordiamoci che lo sviluppo integrale dell’uomo è connesso alla cura del Creato: fallendo nell’uno falliremo anche nell’altro».

Nella visita al “Polo ex Fienile” il porporato è stato accompagnato dal vescovo Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est e delegato per la Carità, la pastorale dei migranti e dei rom nella diocesi di Roma. Con loro anche il direttore generale della Fondazione Migrantes don Giovanni De Robertis, monsignor Pierpalo Felicolo, direttore della Migrantes Roma, e la dottoressa Maria Rosaria Giampaolo dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che con il camper ospedaliero del progetto “Non ti scordar di me” da tempo visita e monitora regolarmente lo stato di necessità sanitaria delle comunità presenti nelle baraccopoli.

15 giugno 2020