Gli abusi sessuali sui minori sono «una piaga». La definizione è del cardinale George Pell, il porporato australiano che ieri, giovedì 3 marzo, ha incontrato alcune delle vittime di preti pedofili presenti in questi giorni a Roma con i loro familiari per assistere alle sue audizioni davanti alla commissione governativa australiana che indaga sugli abusi sessuali compiuti sui minori. Terminata la sua deposizione in colelgamento video con l’Australia, Pell ha incontrato un gruppo di vittime di preti pedofili australiani all’Hotel Quirinale. «Anche un solo suicidio – ha detto – è troppo, e vi sono stati molti tragici suicidi. Mi impegno a lavorare con il gruppo di sopravvissuti per porre un termine a ciò, in modo che il suicidio non sia più un’opzione per coloro che soffrono».

Tutti, ha assicurato il cardinale, «vogliamo far sì che le cose migliorino effettivamente e sul terreno, specialmente per i sopravvisuti e le loro famiglie e voglio continuare a lavorare con il gruppo di sopravvissuti, grazie alle agenzie e alle strutture che abbiamo qui come Chiesa di Roma e in particolare la Pontificia Commissione per la tutela dei minori». Appartiene alla Commissione anche il gesuita tedesco Hans Zollner, che sempre nella mattinata di ieri ha incontrato il gruppo di vittime di abusi da parte di sacerdoti australiani. «Le nostre posizioni – ha detto il loro portavoce David Ridsale al termine delle due ore di incontro – sono stati accolte molto bene: abbiamo avuto un dialogo estremamente positivo. Abbiamo ricevuto informazioni sui passi avanti compiuti dalla Commissione guidata dal cardinale arcivescovo di Boston, Sean O’Malley».

4 marzo 2016