Il cardinale Ouellet querela per diffamazione la donna che lo accusa di abusi

Le presunte violenze, risalenti a 10 anni fa – quando Ouellet era arcivescovo di Québec -, denunciate nell’agosto scorso. «Presa di posizione per difendere la verità»

«Diffamanti e diffamatorie». Nel comunicato stampa rilasciato ieri sera, 13 dicembre, il cardinale Marc Ouellet definisce così le accuse mossagli da una donna che, il 16 agosto scorso, lo aveva accusato di violenze sessuali ai suoi danni. I fatti risalirebbero a 10 anni fa, quando il prefetto del dicastero per i Vescovi era arcivescovo di Québec. Le accuse della donna sono inserite nel quadro di un’azione legale collettiva intentata in Québec contro la Corporation Archiépiscopale catholique romaine de Québec et l’Archevêque catholique romain de Québec. «Essendomi preliminarmente assicurato di proteggere l’anonimato della querelante ottenendo un’ordinanza in tal senso, intraprendo oggi un’azione legale per diffamazione dinanzi ai tribunali del Québec, al fine di dimostrare la falsità delle accuse mosse contro di me e ripristinare la mia reputazione e il mio onore», sono le parole del porporato.

Nello stesso mese di agosto Papa Francesco, preso atto delle informazioni, aveva incaricato il padre gesuita Jacques Servai di un’indagine preliminare, a conclusione della quale aveva stabilito di «non aprire un’indagine canonica per aggressione sessuale da parte del cardinale», poiché non si ravvisavano «elementi sufficienti» in tal senso. Nella sua dichiarazione di ieri sera Ouellet lo ribadisca: «Non mi sono mai macchiato di comportamenti riprovevoli e men che meno di quelli contestati ad altri membri del clero citati nell’azione collettiva. Questa associazione inappropriata, costruita intenzionalmente e largamente diffusa per scopi impropri, deve essere denunciata», prosegue, chiarendo le ragioni della sua querela. Quindi la precisazione: «È chiaro che le vittime di abusi sessuali hanno diritto a un giusto risarcimento per i danni che hanno subito. Sono sensibile alla loro sofferenza – assicura – e ribadisco loro la mia sincera vicinanza. Il loro diritto ad avere giustizia non è messo in discussione dalla mia presa di posizione». Tuttavia questa, aggiunge, «è dolorosamente necessaria per difendere la verità, la mia reputazione e il mio onore».

14 dicembre 2022