Il cardinale Lojudice a Santa Maria del Buon Consiglio per la presa di possesso

Il porporato, già ausiliare di Roma, è diventato “titolare” della parrocchia di cui fu vice parroco dal 1989 al 1992. Con lui alcuni sacerdoti dell’arcidiocesi di Siena

Si è svolta ieri, 2 giugno, a Santa Maria del Buon Consiglio, la celebrazione per la presa di possesso del cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle Val d’Elsa – Montalcino, già ausiliare della diocesi di Roma per il settore Sud. Per il porporato, un ritorno nella parrocchia di cui fu vicario parrocchiale subito dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1989, e dove rimase fino al 1992. Con lui anche alcuni sacerdoti dell’arcidiocesi toscana.

Al termine della celebrazione, un cerimoniere papale ha letto la bolla di assegnazione del “titolo” al cardinale; quindi, l’incontro con la comunità, per un momento di conoscenza reciproca, all’insegna della festa. Come segno dell’avvenuta attribuzione, è stato apposto sulla facciata della chiesa il suo stemma cardinalizio, con il cappello rosso a cinque nappe, l’insegna e il motto scelto: «Mihi fecistis» (Mt 25, 40), «Lo avete fatto a me».

Nella parrocchia di via Tuscolana, tra l’altro, è sepolto il Servo di Dio Arnaldo Canepa, fondatore del Cor (Centro oratori romani), associazione con cui prima da parroco e poi da vescovo Lojudice ha collaborato spesso, nei suoi anni a Roma, soprattutto per il sostegno ai minori in condizione di fragilità.

3 giugno 2021