Il cardinale Farrell è il nuovo Camerlengo

Lo ha nominato Papa Francesco. Il prefetto del dicastero per Laici, famiglia e vita succede al cardinale Jean Louis Tauran, morto lo scorso 5 luglio

Francesco ha nominato questa mattina, 14 febbraio, il nuovo Camerlengo di Santa Romana Chiesa: è il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del dicastero per i Laici, la famiglia e la vita. A darne notizia è la Sala stampa vaticana. Farrell succede, in questo ruolo, al cardinale Jean Louis Tauran, morto il 5 luglio scorso. Prima di poter esercitare il suo ufficio però dovrà giurare davanti al Papa.

Nato a Dubilino nel 1947, Farrell è entrato nei Legionari di Cristo nel 1966, ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1978. Nel suo ministero pastorale, il “segno” lasciato da tre pontefici: il 28 dicembre 2001 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Washington. Nel 2007 è Papa Benedetto XVI a nominarlo vescovo di Dallas. Papa Francesco infine lo chiama in Vaticnao il 1° settembre 2016, come prefetto del neonato dicastero per i Laici, la famiglia e la vita. Creato cardinale nel novembre dello stesso anno, gli viene assegnata la diaconia di San Giuliano Martire.

Secondo le Costituzioni apostoliche che ne definiscono il ruolo, la Pastor Bonus e la Universi Dominici Gregis, «il Camerlengo di Santa Romana Chiesa deve accertare ufficialmente la morte del Pontefice alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, dei Prelati Chierici e del Segretario e Cancelliere della stessa Camera Apostolica. Il Camerlengo deve, inoltre, apporre i sigilli allo studio e alla camera del medesimo Pontefice, disponendo che il personale abitualmente dimorante nell’appartamento privato vi possa restare fino a dopo la sepoltura del Papa, quando l’intero appartamento pontificio sarà sigillato». Ancora, deve «comunicarne la morte al Cardinale Vicario per l’Urbe, il quale ne darà notizia al Popolo Romano con speciale notificazione; e parimenti al Cardinale Arciprete della Basilica Vaticana; prendere possesso del Palazzo Apostolico Vaticano e, personalmente o per mezzo di un suo delegato, dei Palazzi del Laterano e di Castel Gandolfo, ed esercitarne la custodia e il governo; stabilire, uditi i Cardinali Capi dei tre Ordini, tutto ciò che concerne la sepoltura del Pontefice, a meno che questi, da vivo, non abbia manifestato la sua volontà a tale riguardo».

Spetta sempre al Camerlengo «curare, a nome e col consenso del Collegio dei Cardinali, tutto ciò che le circostanze consiglieranno per la difesa dei diritti della Sede Apostolica e per una retta amministrazione di questa. È infatti compito del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, in periodo di Sede Vacante, di curare e amministrare i beni e i diritti temporali della Santa Sede, con l’aiuto dei tre Cardinali Assistenti, premesso, una volta per le questioni meno importanti, e tutte le volte per quelle più gravi, il voto del Collegio dei Cardinali».

14 febbraio 2019