Il cardinale De Donatis al Ceis per la Messa di Natale

Il 18 dicembre nella sede di via Ambrosini. Il presidente Mineo: «La presenza del vicario ci fa sperimentare ancora una volta la vicinanza della diocesi»

I ragazzi delle comunità terapeutiche, le ragazze madri vittime di violenza, i migranti e i rifugiati ospiti del Centro insieme ai loro familiari e agli operatori delle diverse strutture. Ci saranno tutti martedì 18 dicembre alle 18 nella sede centrale del Ceis (Centro italiano di solidarietà), in via Attilio Ambrosini 129, per partecipare alla Messa di Natale presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. La sua presenza, afferma il presidente del Ceis Roberto Mineo, «ci fa sperimentare ancora una volta la vicinanza della diocesi di Romanella nostra lotta quotidiana contro i “trafficanti di morte”, come li ha giustamente definiti recentemente Papa Francesco, che vogliono distruggere le vite di tanti giovani e delle loro famiglie».

Una scelta, quella di De Donatis, che dice la vicinanza della diocesi di Roma «verso tutti coloro che spesso la società considera gli ultimi» e che invece Papa Francesco non si stanca di riportare al primo posto nella vita della Chiesa. E nello stesso tempo, osserva ancora Mineo, è un omaggio al fondatore del Cies don Mario Picchi, «un prete della diocesi di Roma che con il suo “Progetto Uomo” è stato un pioniere, quasi mezzo secolo fa, nel contrasto a ogni tipo di dipendenza, accogliendo chiunque bussasse alla sua porta senza alcuna discriminazione».  Oggi il Ceis continua il suo lavoro, giorno dopo giorno, «per prevenire il disagio giovanile e familiare e per contrastare ogni tipo di fragilità e difficoltà sociale; per aiutare gli “ultimi” a ritagliarsi un posto e un ruolo in questa società».

Il presidente ricorda anche la visita di Papa Francesco al Ceis, nel 2016: «Ci ha incoraggiato ad andare avanti e anche il suo vicario per la diocesi di Roma ci sprona a continuare sulla strada tracciata da don Mario, un prete che ha offerto tutta la sua vita, tutto il suo sacerdozio per aiutare quelli che ancora oggi purtroppo sono scartati dalla società. Da quasi mezzo secolo il Ceis dimostra che è possibile invertire la rotta lavorando seriamente, in stretta sinergia con tutte le istituzioni, per restituire dignità a coloro che ne sono stati privati».

14 dicembre 2018