Il cardinale Bassetti ha incontrato i segretari dei sindacati

Il ricordo delle vittime del lavoro – 14 nell’ultima settimana – e la riflessione sulle «tutele per il lavoro, fondamentali per garantire giustizia sociale»

La sede della Conferenza episcopale italiana ha accolto nel pomeriggio di ieri, 10 maggio, i segretari generali di Cgil e Cisl, rispettivamente Maurizio Landini e Luigi Sbarra, e il segretario organizzativo della Uil Emanuele Ronzoni, che sono stati ricevuti dal cardinale presidente Gualtiero Bassetti. Un incontro «in un clima cordiale», lo definiscono dalla Cei in una nota, che si è aperto con il ricordo di quanti hanno perso la vita sul posto di lavoro: 14 persone solo nell’ultima settimana. «Sono dati drammatici che devono farci riflettere – ha sottolineato Bassetti -. In modo particolare, gli organismi preposti in materia, soprattutto i datori di lavoro, sono tenuti a far operare in sicurezza i lavoratori, e questi ultimi a rivendicare il diritto al lavoro in condizioni sicure. È un’emergenza da affrontare insieme. Servono una strategia e una forte iniziativa nazionale che coinvolga tutti, governo, istituzioni e cittadini».

Un appello, quello del cardinale, rilanciato anche dai rappresentanti dei sindacati, che nel contesto attuale di incertezza dovuto alla pandemia e guardando a possibili nuove fratture che potrebbero nascere dalla fine del blocco dei licenziamenti e dalla riforma delle pensioni, hanno ribadito anche la necessità di «prorogare il blocco dei licenziamenti, disegnare strumenti e soluzioni sostenibili e innovative dal punto di vista sociale e mettere in campo azioni di prossimità alle situazioni di fragilità economico-finanziaria».

Ancora, riflettendo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’auspicio condiviso è che possa favorire «un cambio culturale al servizio del bene comune. La qualità del lavoro, la stabilità del lavoro e le tutele per il lavoro sono il campo d’impegno fondamentale per garantire giustizia sociale e per ascoltare e far crescere le future generazioni. Senza lavoro non si realizza il riconoscimento della dignità delle persone – è la riflessione riportata nella nota Cei -. Si tratta di una questione cruciale, che ha implicazioni culturali ed economiche e racchiude in sé anche il problema demografico: senza lavoro non c’è spazio per pensare ai figli. È doveroso e urgente affrontare il futuro investendo sulla famiglia e sulla volontà di superare l’inverno demografico in corso».

11 maggio 2021