Il “Capodanno alternativo” dell’Amore Familiare

Le famiglie del Movimento, quest’anno, hanno scelto di stare con chi è per strada e dorme all’addiaccio, portando loro un pasto caldo, coperte e indumenti nuovi 

Quest’anno, diversamente dagli anni scorsi, la notte di Capodanno in luogo della Veglia per la Pace davanti al Presepe di Piazza San Pietro, le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare hanno scelto di andare in varie zone di Roma per incontrare chi è per strada e dorme all’addiaccio e portare loro un pasto caldo, coperte e indumenti nuovi.

È un servizio che il Movimento svolge anche in altri periodi dell’anno con l’intendo di portare a persone prive di mezzi di sostentamento e spesso prostrati nello spirito, aiuto materiale e, soprattutto, parole di conforto e di vicinanza umana. Si cerca di farlo con un “come” che sia attento allo loro umanità spesso calpestata e non considerata dal mondo. Ecco che sono le famiglie ad uscire portando loro beni di necessità per la cura della persona, indumenti intimi nuovi come segno di riconoscimento della loro dignità. I cibi vengono preparati nelle proprie case insieme alla cena che si consuma in famiglia.

Si incontrano persone sole e lontane dal loro paese di origine e spesso abbondonate dalle famiglie. In questo periodo di feste e festeggiamenti i cosiddetti “senzatetto” avvertono più profondamente e in maniera più dolorosa i distacchi e le solitudini, perciò si è scelto di andare da loro proprio la sera di fine anno, intorno alle ore 21:30, quando tutti festeggiano nelle proprie case, nei locali e per strada.

Quasi sicuramente molti di loro non sentono il bisogno di festeggiare ma avvertono un vuoto interiore. È proprio questo bisogno umano che si vuole colmare, seppure soltanto un po’, facendo sentire loro che ci sono famiglie, uomini e donne che sono lì proprio per loro e che desiderano condividere un momento umanamente fraterno. Le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare si riuniranno in gruppi e cercheranno nel proprio quartiere chi ha bisogno. Andranno da loro e dopo aver distribuito quanto predisposto trascorreranno con loro un momento di scambio umano anche pregando con quanti lo vorranno.

Questo modo di avvicinarsi ai poveri è un arricchimento spirituale per tutti, oltre che per gli adulti, anche per i bambini e i ragazzi che vivono questo clima all’interno della famiglia e vedono un modo concreto di aiutare il prossimo servendo Gesù nei poveri.

23 dicembre 2014