Il Campidoglio si illumina in ricordo della tragedia di Lampedusa

A 10 anni dal naufragio in cui morirono 368 persone, Roma Capitale celebra la Giornata della memoria e dell’accoglienza come richiesto dalla mozione di Ciani (Demos)

Palazzo Senatorio illuminato questa sera, 3 ottobre, a partire dalle 20.30, per ricordare le vittime del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, 10 anni fa, nel quale persero la vita 368 persone. Roma Capitale celebra così la Giornata della memoria e dell’accoglienza, come richiesto dalla mozione del capogruppo capitolino di Demos Paolo Ciani, sottoscritta dai capigruppo di maggioranza e approvata all’unanimità in assemblea capitolina.

«Illuminare un monumento è un atto concreto per accendere l’interesse, e ridestare la memoria – afferma Ciani -. Oggi vogliamo rendere omaggio alle 368 persone, uomini, donne e bambini provenienti per la maggior parte dall’Eritrea, che dieci anni fa hanno perso la vita. Con l’illuminazione di Palazzo Senatorio diamo attuazione ad una legge nazionale, la legge 21 marzo 2016, n. 45 che istituì 
la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione – prosegue -. Vogliamo ricordare insieme alle vittime di Lampedusa, anche tutti coloro che purtroppo continuano a morire nel tentativo di approdare ad una vita degna di questo nome nel nostro Paese e in Europa ed esprimere la nostra vicinanza agli abitanti dell’isola di Lampedusa, che da anni accolgono senza riserve e con incredibile generosità i tanti migranti che sbarcano sulle loro coste».

Nella riflessione del capogruppo di Demos, l’attenzione è per quanti, nonostante la «realtà iperconnessa» del nostro tempo, non riescono a percorrere una distanza “fisica” in mare ed approdare «al domani che desideravano» per sé e per i propri bambini. «La nostra responsabilità implica anche il coraggio di non abituarci a queste tragedie, di non rassegnarci, ma di fare memoria del nostro passato di popolo migrante per accogliere chi oggi vede in Italia e in Europa un porto sicuro, il coraggio di alimentare la speranza di chi nel proprio Paese non ha più un motivo per vivere».

In una città «da sempre universale, multiculturale, accogliente», allora, «illuminare il palazzo simbolo dell’amministrazione capitolina esprime la volontà di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione in un ponte ideale tra l’isola più a sud del nostro Paese e la sua Capitale», conclude Ciani.

3 ottobre 2023