Il camper di Francesco consegnato all’Unitalsi romana

Il presidente nazionale Diella: «Sarà utilizzato per sostenere le famiglie che hanno in casa un disabile». Sarà anche “Sportello per la disabilità”

Il presidente nazionale Diella: «Sarà utilizzato per sostenere le famiglie che hanno in casa una persona con disabilità». Sarà anche “Sportello per la disabilità”

«Siamo sicuri che nelle vostre mani questo camper diventerà uno strumento di misericordia». Con queste parole l’arcivescovo Rino Fisichella ha consegnato ieri, mercoledì 23 novembre, alla sottosezione di Roma dell’Unitalsi il camper donato da Papa Francesco per le attività svolte dall’associazione a favore delle famiglie in difficoltà e in particolare delle persone con disabilità. Il mezzo era stato offerto al pontefice in occasione del Giubileo del PlenAir, lo scorso 22 ottobre, che ha visto radunarsi in piazza San Pietro oltre 3mila camperisti. «Questo – le parole di Fisichella – è un dono di Papa Francesco che conosce bene l’Unitalsi e ne apprezza l’attenzione e la cura che mette nei confronti delle persone malate e disabili. Quando gli è stato donato questo camper e gli ho proposto di regalarlo per le attività della vostra associazione, il Papa ha detto subito di sì»

Il presidente nazionale Unitalsi Antonio Diella ha assicurato che il camper «verrà utilizzato dall’Unitalsi di Roma per sostenere le famiglie romane che hanno in casa una persona con disabilità e grazie al progetto denominato “Vacanze senza barriere” le persone disabili (compatibili con l’abitabiltà del camper) e le loro famiglie verranno portate su percorsi turistici della provincia di Roma». Non solo: in accordo con la sottosezione romana, ha aggiunto il presidente nazionale, il camper «verrà trasformato anche in un vero e proprio “Sportello per la disabilità” che girerà alcuni municipi della Capitale per raccogliere le istanze, le necessità e anche e le emergenze delle tante famiglie romane che si devono confrontare con il sostegno ad un familiare con disabilità. Partner di questo progetto sono le parrocchie romane, alcuni municipi e le associazioni che sui territori si occupano di questo tema delicato e quanto mai attuale».

24 novembre 2016