Il Bambino Gesù in Tanzania, obiettivo formazione

Rinnovata la collaborazione della struttura della Santa Sede con l’ospedale di Itigi, inaugurato nel 1989 dalla congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue

Si rinnova la collaborazione tra l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e il St. Gaspar Referral and Teaching Hospital Itigi, la struttura dei Missionari del Preziosissimo Sangue in Tanzania inaugurata nel 1989 e punto di riferimento nazionale per “educare, consolare e curare”, come recita il suo motto. Siglata infatti la nuova intesa tra le due realtà alla presenza della presidente Mariella Enoc, del direttore sanitario Massimiliano Raponi, dell’Humanitarian affairs and logistic officer Maria Luisa Lemma e del responsabile delle attività internazionali Sandro Cristaldi, oltre che del direttore della Provincia italiana della congregazione don Terenzio Pastore e dell’economo provinciale don Benedetto Labate.

Per Mariella Enoc, «la collaborazione iniziata, nel settembre 2018, con il St. Gaspar Hospital di Itigi riguardava primariamente l’ambito della chirurgia plastica e maxillo-facciale ma, oltre quest’aspetto, si è deciso di continuare a incrementare la formazione specialistica nell’ambito dell’emergenza e urgenza, della terapia intensiva e della gestione del neonato prematuro, non trascurando l’importanza fondamentale della formazione di infermieri e di medici. La formazione è il punto centrale dei nostri progetti internazionali». In questo senso, significativa la storia del medico e missionario del Preziosissimo Sangue Oscar Boniface che si è specializzato proprio presso l’ospedale pediatrico e ora è tornato all’ospedale di Itigi, prestando sul posto il suo servizio di medico con la competenza acquisita.

Don Pastore sottolinea che «l’obiettivo del St. Gaspar Hospital è quello di continuare a gestirsi attraverso vari progetti come, ad esempio, quello dell’acquisto di ventilatori per la respirazione assistita e di alcuni macchinari ospedalieri portatili per la cura dei pazienti gravi che non possono essere spostati nelle sale diagnostiche». Tante donazioni hanno contribuito anche alla realizzazione di un centro sportivo e alla risistemazione del reparto della fisioterapia, e quella di materiale odontotecnico ha consentito di sviluppare un reparto di odontoiatria, «fondamentale per un Paese come la Tanzania con una grande carenza di medici dentisti».

13 febbraio 2023