Il “Bambino Gesù” compie 150 anni

Le celebrazioni aperte ufficialmente, alla presenza del presidente Mattarella e del segretario di Stato vaticano Parolin, del sindaco Raggi e del governatore del Lazio Zingaretti

Il 19 marzo 1869 in una piccola stanza di via delle Zoccolette furono accolte e curate quattro bambine malate, le prime piccole pazienti dell’ospedale Bambino Gesù che oggi compie 150 anni. “Il futuro è una storia di bambini” lo slogan scelto per festeggiare l’anniversario dell’Ospedale del Papa, le cui celebrazioni si sono aperte ufficialmente questa mattina, martedì 19 marzo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma Virginia Raggi. Ricordato all’inizio della mattinata Valerio Nobili, primario di Epatologia, gastroenterologia e nutrizione dell’ospedale, scomparso prematuramente venerdì scorso.

La storia del primo vero ospedale pediatrico italiano è nata quindi con quattro posti letto. Oggi è una struttura al servizio dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo grazie a missioni internazionali e presto si arricchirà «di un nuovo pronto soccorso al Gianicolo e di un Centro per la cura dei tumori e i trapianti a Villa Pamphilj», come annunciato dal sindaco Raggi, oltre che di un Centro per le cure palliative pediatriche a Palidoro, come affermato dalla presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc. Un «punto di riferimento» per Roma, l’Italia e diversi Paesi del mondo l’ha definito il presidente Mattarella che al suo arrivo ha visitato l’interno della sede di San Paolo Fuori le Mura e l’area dei laboratori di ricerca, in particolare quello di genomica. Una struttura «all’avanguardia e di grande pregio» dove è percepibile «l’entusiasmo dei giovani ricercatori», ha aggiunto il presidente della Repubblica ringraziando personale medico, infermieristico e tutti coloro che a vario titolo lavorano nell’ospedale.

Portando il saluto e la benedizione di Papa Francesco il cardinale Pietro Parolin ha posto l’accento sul fatto che l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù «si distingue per essere solidale con chi soffre e per essere efficace nel soccorso prestato», evidenziando che la tutela e la promozione della vita passano dal curare tutti «ricchi o poveri, giovani o adulti». La Chiesa, ha proseguito, rivolgerà sempre la sua attenzione ai malati tutelando e mettendo al centro gli ultimi e in questo contesto il Bambino Gesù è «espressione della Chiesa cattolica, il cui orizzonte è, per definizione, universale. Se il nostro sguardo non fosse indirizzato verso le periferie del mondo, non risponderemmo alla nostra vocazione». Dal porporato l’invito a rispettare la dignità del malato e a «coniugare l’azione del “curare” la malattia con quella di “prendersi cura” di tutto il paziente, della sua persona e del suo mondo affettivo, relazionale, psicologico e anche spirituale». Il segretario di Stato ha ricordato inoltre che negli anni l’ospedale pediatrico ha offerto «il suo contributo alla crescita della sanità italiana» e oggi rappresenta «una delle eccellenze a livello europeo e mondiale».

Uno servizio di cura, quello offerto dal Bambino Gesù, che va di pari passo con la ricerca, ha spiegato Mariella Enoc, ricordando i 400 progetti di ricerca, le 250 sperimentazioni, i 13mila pazienti “rari” seguiti e le 16 nuove malattie identificate nell’ultimo anno. Per festeggiare anche questi successi in campo medico la cerimonia si è svolta nella sede dei laboratori dedicati alle indagini genetiche e cellulari: un «centro di ricerca pediatrica tra i più grandi a livello europeo», ha aggiunto. L’importante compleanno dell’ospedale non è un traguardo ma vuole rappresentare «un rilancio sui prossimi 150 anni», la conclusione di Enoc.

Per rendere la struttura sempre più accogliente il Campidoglio, ha riferito il sindaco Raggi, ha messo a disposizione «nuovi autobus per una linea di trasporto pubblico che servirà la città e in particolare la zona del Gianicolo, facilitando l’accesso all’ospedale». Per Zingaretti il nosocomio è «un tesoro da custodire, proteggere e su cui investire». Questo anniversario, ha aggiunto, «coincide con una Regione che con molta umiltà oggi è molto più sana, forte e libera. Uscita dal commissariamento della sanità è un partner autorevole per il Bambino Gesù e con l’aiuto dell’Europa potremo  sostenere i vostri sforzi per la ricerca e per ampliare e migliorare la rete sanitaria».

La duchessa Maria Grazia Salviati, erede della famiglia Salviati che nel 1924 donò l’ospedale a Pio XI, dopo aver ripercorso la storia del nosocomio si è soffermata sulla «necessità di approfondire sempre maggiormente una formazione spirituale forte e viva». Nel corso della mattinata si è svolta la cerimonia di annullo di due francobolli dedicati all’ospedale emessi dal ministero dello Sviluppo economico italiano e dalla Città del Vaticano. È stato anche proiettato il trailer del documentario “Una storia di bambini” realizzato da Tv2000, che andrà in onda questa sera alle 22.55.

19 marzo 2019