Madre Teresa santa il 4 settembre

Attesi in piazza San Pietro per la Messa con il Papa circa 1.500 poveri. Con loro le Missionarie della Carità: 300 quelle in arrivo da luoghi lontani

Attesi in piazza San Pietro per la Messa con il Papa circa 1.500 poveri. Con loro le Missionarie della Carità: 300 quelle in arrivo da luoghi lontani

Arriveranno a Roma circa 300 suore da luoghi lontani. Alcune dall’India, dalla Cina e dall’Australia; altre dalla Russia e da stati americani. Rappresenteranno le 5.150 Missionarie della Carità presenti in 139 Paesi. Al loro fianco, in piazza San Pietro, il prossimo 4 settembre, ci saranno anche 1.500 poveri, di cui si occupano quotidianamente. Insieme parteciperanno alla Messa di canonizzazione della beata Teresa di Calcutta, fondatrice della loro congregazione. Mancano poco meno di due mesi alla solenne liturgia eucaristica in cui la missionaria albanese sarà proclamata santa, ma c’è fermento nell’ufficio romano della postulazione della causa, dove viene svolto il lavoro più specifico di preparazione della canonizzazione.

Assieme al postulatore padre Brian Kolodiejchuk, che è anche il superiore del ramo maschile dei Missionari della carità, lavorano sei suore. Sono loro che, con il sacerdote canadese, fanno fronte alle richieste più disparate che arrivano da ogni parte del mondo: dai biglietti per poter partecipare alla canonizzazione fino alla elaborazione del programma proposto ai pellegrini che raggiungeranno Roma per l’occasione. Tanto lavoro, poche parole, come nello stile discreto della fondatrice del loro ordine. Ma una certezza salda: «Per le Missionarie della Carità la proclamazione della santità di Madre Teresa rappresenta una spinta a rimanere fedeli alla loro vocazione, a mantenere vivo il dono prezioso del loro carisma, a proseguire oggi il lavoro della beata Teresa, saziando là dove si trovano, nei Paesi impoveriti da fame e miseria come nelle periferie degradate dell’Occidente, la sete di Gesù e di amore attraverso il servizio ai più poveri fra i poveri», spiegano fonti vicine alla congregazione.

Tra i compiti della postulazione, anche quello di curare gli eventi che precederanno e seguiranno la celebrazione del 4 settembre presieduta dal Papa. Si svolgeranno quasi tutti a Roma, ma il primo è in programma a Rimini, dove, dal 19 al 25 agosto, l’edizione 2016 del Meeting ospiterà una mostra dal titolo “Madre Teresa. Vita, spiritualità e messaggio”. Con l’aiuto di fotografie, documenti d’epoca e scritti personali, l’esposizione ricostruirà la missione umana e spirituale di Madre Teresa; assieme ad altri oggetti personali verrà esposto il suo sari bianco bordato di azzurro. Dal 1° al 7 settembre, la mostra si sposterà nella Capitale, negli spazi del Complesso Giubileo, in via di Porta Castello 44, messi a disposizione dalla Lumsa.

In attesa del 4 settembre, vigilia del diciannovesimo anniversario della scomparsa di Madre Teresa, la vita quotidiana nelle case della congregazione non cambia. A Roma, dove vivono circa 80 Missionarie della Carità in otto sedi, le suore proseguono il loro lavoro fra i più poveri, come a Tor Bella Monaca, dove si trova la casa di accoglienza delle ragazze madri. Nella stessa struttura vengono gestite anche attività come il doposcuola per i bambini e l’assistenza alle famiglie in difficoltà. Anche nella sede di Primavalle l’accoglienza è rivolta alle ragazze madri, mentre in quella nei pressi di San Pietro alle donne in generale. Impegno sociale, ma anche preghiera nelle giornate delle religiose in cui è costante la gratitudine a Dio per il dono della loro fondatrice e a Papa Francesco, che ha voluto proclamare la santità di Madre Teresa nel giorno del Giubileo degli operatori di misericordia, indicandola come esempio per tutta la Chiesa.

Nelle case della congregazione vengono portate avanti missioni differenti. Così nel convento di San Gregorio al Celio vengono accolte le postulanti, ma non è la sola funzione della struttura. Vi è annessa, infatti, una casa di accoglienza per senzatetto. Altre sedi sono invece rivolte esclusivamente ai religiosi. Quella che si trova in via Casilina è dedicata alla formazione delle novizie e alla preparazione ai voti finali. È ad Acilia, invece, il convento del ramo femminile contemplativo; sulla Prenestina il convento di quello maschile. A Tor Fiscale si trova la casa del ramo maschile dei Missionari della Carità. Nei primi giorni di settembre le porte di queste case saranno aperte per accogliere i tanti religiosi dell’ordine sparsi nel mondo. E allora sarà festa, nel segno della «piccola matita di Dio».

18 luglio 2016