Il 4 ottobre la colletta per l’Obolo di San Pietro
La lettera del cardinale De Donatis alla comunità diocesana: «Con questo dono possiamo allargare lo sguardo e il cuore della Madre Chiesa»
L’emergenza sanitaria mondiale legata alla pandemia di coronavirus ha “spostato” anche la colletta per l’Obolo di San Pietro, tradizionalmente raccolta in tutte le chiese nella solennità dei santi Pietro e Paolo, il 29 giugno. Quest’anno, per volere del pontefice, è stata posticipata alla XXVII domenica del tempo ordinario, vale a dire domenica prossima, 4 ottobre, memoria di san Francesco d’Assisi.
Lo ricorda il cardinale vicario Angelo De Donatis in una lettera datata 29 settembre, indirizzata a parroci e rettori, sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose e a tutti i fedeli laici della diocesi di Roma. «Il nostro vescovo – scrive il porporato – ci richiama sempre ad avere attenzione e a prenderci cura dei poveri, dei fratelli e delle sorelle “scartati” dalla società e ci chiede di essere solidali con loro, esortandoci con il suo insegnamento, la sua testimonianza di vita e il suo esempio». Il ricavato della colletta infatti è da sempre destinato alle opere per la carità del Papa. «Con questo dono – ancora le parole di De Donatis – possiamo allargare lo sguardo e il cuore della Madre Chiesa, sparsa nel mondo, che si fa compagna di strada di famiglie e di popoli in cammino per lo sviluppo umano, spirituale e materiale, a beneficio di tutta la società». Proprio per questo, «quanto ciascun fedele può donare sarà utile per provvedere alle necessità della Chiesa intera, soprattutto dove essa incontra maggiori difficoltà».
L’esortazione che arriva dal cardinale è a «unire il tuo cuore ai nostri cuori e al cuore del nostro vescovo Francesco, pieno di sollecitudine per la Chiesa diffusa su tutta la terra». Contribuendo, ognuno insieme alla sua comunità, alle necessità di quanti la pandemia ha reso ancora più poveri. «Sono consapevole delle difficoltà che le nostre comunità parrocchiali stanno vivendo, anche dal punto di vista economico – osserva ancora il vicario del Papa – ma lasciamoci guidare dalla fiducia nel Signore che ricompensa con il “centuplo” chi dona con gioia». La strada indicata alla comunità diocesana è quella «della prodigalità e della gratuità», sulla quale la Provvidenza, assicura De Donatis, darà vita «al miracolo della condivisione. Le nostre comunità che tante volte hanno dato vita a generose azioni di comunione, vivano sempre il banchetto eucaristico – è l’auspicio – spezzando il proprio pane con gli altri e diventando pane per gli altri».
Coinvolti attivamente i soci del Circolo S. Pietro, che collaboreranno, «per quanto loro possibile e in accordo con il Vicariato», alla realizzazione della raccolta. Questa infatti potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso la cassa dell’Amministrazione del Vicariato, in piazza San Giovanni in Laterano.
30 settembre 2020