Il 3 ottobre una veglia per il Sinodo sulla famiglia

L’annuncio del cardinale Bagnasco nella prolusione della 68ª Assemblea generale Cei. Appuntamento guidato dal Papa, come già per la fase straordinaria

L’annuncio del cardinale Bagnasco nella prolusione di apertura della 68ª Assemblea generale Cei. Appuntamento guidato dal Papa, come già per la fase straordinaria

Come era accaduto lo scorso anno per l’assemblea straordinaria del Sinodo sulla famiglia, la Chiesa italiano promuove per il prossimo 3 ottobre in San Pietro una veglia di preghiera con il Papa, alla vigilia dell’apertura della fase ordinaria dell’assemblea sinodale. Lo ha annunciato il cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione di apertura della 68ª Assemblea generale dei vescovi italiani, iniziata ieri, lunedì 18 maggio, con l’intervento di Papa Francesco. Questa speciale iniziativa accompagnerà dunque anche quest’anno i lavori del Sinodo, che il presidente della Cei ha definito «un’esperienza viva di Chiesa che guarda con rinnovata convinzione alla famiglia e al matrimonio come a un patrimonio dell’umanità, comunità di amore, grembo fecondo di vita e di futuro, palestra primaria di dialogo e di relazioni tra generi e generazioni, presidio di stabilità personale e collettiva». Per i credenti, poi, la famiglia «è anche Chiesa domestica, che guarda alla famiglia di Nazaret come modello sempre attuale e forza sempre fresca».

Dall’amore alla sessualità, dalla coppia al matrimonio e ai figli, dalle difficoltà culturali a quelle sociali: il Sinodo, ha chiarito il porporato, sarà «a tutto tondo», nella consapevolezza delle «prove e ferite che affliggono non poche famiglie». Il focus, ha sottolinrato, «non è tanto la bellezza dell’amore in sé e in tutte le sue manifestazioni, ma la famiglia». Per la Chiesa «sarà un nuovo momento di esemplare discernimento dei Padri ‘cum et sub Petro, con l’intenzione di non far prevalere delle opinioni ma il cuore dei pastori che hanno la missione di sostenere le anime con la misericordia della verità e dell’amore».

Al termine dei lavori verrà consegnato tutto al pontefice, «che ha la responsabilità ultima di ogni discernimento dottrinale e pastorale». E proprio il Papa guiderà la preghiera del 3 ottobre, voluta per accompagnare il Sinodo, «perché ogni pensiero e parola siano sotto la luce dello Spirito che è verità e carità».

19 maggio 2015