Il 28 giugno alle 16 il Concistoro con i 14 nuovi cardinali

Il vicario Angelo De Donatis fra i tre italiani che riceveranno la berretta cardinalizia. Gli altri due sono Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, e Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila

Manca un giorno al Concistoro che vedrà, nella solenne cornice della basilica di San Pietro, la creazione di quattordici nuovi cardinali. Tra questi, com’è noto, l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma dal maggio 2017. Il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali, per l’imposizione della berretta, la consegna dell’anello e l’assegnazione del titolo o diaconia si terrà giovedì 28 giugno, alle ore 16, nella basilica di San Pietro: così recita la notificazione dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche pontificie.

Ricordando una tradizione legata alla nomina dei cardinali, l’assegnazione appunto di un titolo o di una diaconia di una chiesa romana quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nell’Urbe. Mezz’ora prima i 14 porporati, di cui tre ultraottantenni, si dovranno ritrovare nella Cappella di San Sebastiano della basilica. I fedeli e i sacerdoti che intendono partecipare possono richiedere i biglietti alla Prefettura della Casa Pontificia. Il Concistoro avrà inizio con la proclamazione del Vangelo.

Il primo dei nuovi cardinali, a nome di tutti, rivolgerà un indirizzo di omaggio a Francesco, che terrà poi il suo discorso. Quindi, il momento culminante, la creazione dei cardinali con la formula di rito, l’elenco dei nomi e l’annuncio dell’ordine presbiterale o diaconale al quale saranno assegnati. Seguirà la professione di fede e il giuramento dei 14 porporati, con l’imposizione dello zucchetto, della berretta e dell’anello cardinalizio, l’assegnazione del titolo o della diaconia. Le visite di cortesia ai nuovi cardinali si svolgeranno nel pomeriggio della stessa giornata, dalle 18 alle 20, nell’Aula Paolo VI.

La mattina successiva, nella solennità
dei santi apostoli Pietro e Paolo, patroni di Roma, i 14 porporati saranno tra i concelebranti della Messa – inizio alle 9.30 in piazza San Pietro – in cui il Santo Padre benedirà i sacri palli destinati ai nuovi arcivescovi metropoliti. Quello che si terrà giovedì prossimo sarà il quinto Concistoro indetto da Francesco – gli altri nel febbraio 2014, nel febbraio 2015, nel novembre 2016 e nel giugno 2017, con la creazione di 57 cardinali – ed esprime ancora una volta, per la provenienza dei nuovi porporati, l’universalità della Chiesa.

Tre gli italiani: oltre a De Donatis, ci sono infatti Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato vaticana fino ad agosto, quando assumerà la guida della Congregazione per le cause dei santi, e Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila. Con loro, a ricevere la berretta cardinalizia, Luis Raphael I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, in Iraq; Luis Ladaria Ferrer, gesuita spagnolo, dal 1° luglio 2017 prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; Konrad Krajewski, polacco, Elemosiniere pontificio; Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi, in Pakistan; Antonio dos Santos Marto, vescovo di Leiria– Fatima, in Portogallo; Pedro Ricardo Barreto Jimeno, gesuita, arcivescovo di Huancayo, in Perù; Désiré Tsarahazana, arcivescovo di Toamasina, in Madagascar; Thomas Aquino Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, in Giappone.

Tre, come dicevamo, gli ultraottantenni,
«che – come disse Francesco il 20 maggio scorso annunciando il Concistoro – si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa»: Sergio Obeso Rivera, arcivescovo emerito di Xalapa, messicano; Toribio Ticona Porco, prelato emerito di Corocoro, boliviano; Aquilino Bocos Merino, claretiano spagnolo, l’unico non vescovo tra i nuovi cardinali.

 

27 giugno 2018