Il 2022 Anno europeo della gioventù

Lo ha stabilito la Commissione Ue: «Incoraggerà i giovani a divenire cittadini attivi». Nei prossimi giorni al via un sondaggio su una piattaforma dedicata

Il 2022 sarà Anno europeo della gioventù. La Commissione europea ha adottato la proposta avanzata dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, nel settembre scorso. «Durante l’anno – spiega una portavoce dell’organismo – la Commissione, le altre istituzioni comunitarie, gli Stati membri organizzeranno diversi eventi anche alla luce delle proposte condivise dai giovani durante le iniziative della Conferenza sul futuro dell’Europa. L’iniziativa incoraggerà i giovani a divenire cittadini attivi e a sviluppare capacità professionali e personali attraverso le opportunità offerte dall’Ue». Al via nei prossimi giorni anche un sondaggio dedicato all’iniziativa, su una piattaforma per i giovani. Nel corso dall’Anno saranno quindi organizzata una serie di attività e iniziative – a livello europeo, nazionale, regionale e locale -, incentrate sulle questioni che toccano più da vicino i giovani, in linea con le priorità evidenziate negli obiettivi per la gioventù, come l’uguaglianza e l’inclusione, la sostenibilità, la salute mentale e il benessere, e l’occupazione di qualità. Saranno coinvolti anche giovani fuori dall’Ue.

«L’Europa ha bisogno della visione, dell’impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore, un futuro che sia più verde, più digitale e più inclusivo – si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione -. Con questa proposta l’Europa si impegna a offrire ai giovani maggiori e migliori opportunità per il futuro. La Commissione pubblica anche l’ultima relazione dell’Ue sulla gioventù, che illustra la situazione dei giovani europei per quanto riguarda l’istruzione, la formazione, l’apprendimento, l’occupazione e la partecipazione civica e politica». E intanto invita gli Stati membri a nominare un coordinatore nazionale responsabile dell’organizzazione e della partecipazione all’Anno europeo della gioventù. «Dal clima, al sociale, al digitale, i giovani sono al centro delle nostre politiche e priorità – ha detto Von der Leyen -. Ci impegniamo ad ascoltarli, come stiamo facendo nella Conferenza sul futuro dell’Europa, e vogliamo lavorare insieme per modellare il futuro dell’Unione europea».

In collaborazione con il Parlamento europeo, gli Stati membri, le autorità regionali e locali, i portatori di interessi e i giovani stessi, la Commissione Ue intende anzitutto «celebrare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia, infondendole nuove speranze, forza e fiducia nel futuro, evidenziando come la transizione verde e quella digitale offrano nuove prospettive e opportunità» ma anche «incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote, o appartenenti a gruppi vulnerabili, a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo» e «promuovere le opportunità che le politiche dell’Ue offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale. L’Anno europeo dei giovani – si legge ancora nel comunicato – andrà di pari passo con l’attuazione efficace di NextGenerationEU per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro di qualità e opportunità di istruzione e formazione». Infine, un ultimo obiettivo: «Trarre ispirazione dalle azioni, dalla visione e dalle idee dei giovani per continuare a rafforzare e rivitalizzare il progetto comune di Unione europea, basandosi sulla Conferenza sul futuro dell’Europa».

15 ottobre 2021