Il 2020, anno per “Celebrare e incontrare” Chiara Lubich

Illustrato il calendario di eventi in tutto il mondo. A Roma la presentazione della biografia di Maurizio Gentilini e le visite nella “sua” Rocca di Papa

Il 2020 sarà l’anno per “Celebrare e incontrare” Chiara Lubich nel centenario della sua nascita. A pochi giorni dalla chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice del Movimento dei Focolari, morta a Rocca di Papa il 14 marzo 2008, nella sede della Stampa estera è stato presentato questa mattina, lunedì 18 novembre, un fitto calendario di eventi in programma in tutto il mondo dedicati a una donna che ha fatto la storia del ‘900, che si è spesa per costruire ponti di pace e di unità tra persone di ogni età, ceto sociale, cultura, religione, etnia.

Convinta che tutti gli uomini sono fratelli perché figli di Dio ha dedicato la sua vita «a far riscoprire questa fraternità», ha affermato Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, che ha evidenziato quanto il messaggio e l’esempio di Chiara siano importanti oggi «in un mondo di muri, frontiere, particolarismi, divisioni». Il prossimo anno sarà l’occasione per «incontrare Chiara – ha specificato – perché siamo convinti che lei sia ancora viva nell’opera che ha creato e nella testimonianza che ha dato».

presentazione centenario Chiara Lubich, 18 novembre 2019

Nata il 22 gennaio 1920 a Trento, terra dilaniata dalla prima guerra mondiale, fu battezzata con il nome di Silvia e, ispirandosi alla santa di Assisi di cui ammirava la radicalità, scelse il nome di Chiara il 7 dicembre 1943, quando si consacrò a Dio. Donna con il cuore «pieno di santità, vera, vulcanica, appassionata», come l’ha ricordata Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, era «simpatica, empatica, dotata del carisma dell’amicizia». Invitando a non fare della sua persona «un mero santino», Riccardi ha rimarcato l’eterna ricerca di unità e pace da parte di Chiara, che «aveva capito l’ecumenismo meglio di molti tecnici». Il suo carisma ha mosso i primi passi a Trento, ha toccato Roma e si è diffuso nei cinque continenti. Ecco perché è importante che il suo messaggio quest’anno abbracci il mondo intero, oggi «diviso, parcellizzato, conflittuale – ha aggiunto il fondatore di Sant’Egidio -. Quest’anno deve mettere in discussione le modeste passioni  e la rassegnazione che serpeggia in un mondo diviso».

presentazione centenario Chiara Lubich, 18 novembre 2019La vita di Chiara sarà raccontata attraverso la mostra “Chiara Lubich, Citta Mondo” che sarà inaugurata il 7 dicembre nelle Gallerie di Piedicastello, a Trento. Una «mostra immersiva molto colorata  che userà le parole e i documenti di Chiara», ha spiegato Giuseppe Ferrandi, direttore Museo storico del Trentino. Anche Roma ricorderà la donna insignita del Premio Unesco per l’Educazione alla Pace (Parigi 1996), del Premio Diritti umani del Consiglio d’Europa (Strasburgo 1998). Il 30 novembre alle 16.30 nell’auditorium dell’università Cattolica del Sacro Cuore, Maurizio Gentilini presenterà il suo libro “Chiara Lubich, la via dell’unità tra storia e profezia”. Attraverso la stesura di questa biografia, l’autore ha scoperto «il valore che Chiara dava alla relazione ispirandosi al rapporto della Trinità». Dal 1° al 7 maggio 2020, inoltre, sono in programma visite guidate a Rocca di Papa per scoprire i luoghi in cui Chiara Lubich è vissuta e dove riposano le sue spoglie.

Nella sua vita Chiara Lubich ha ricevuto anche diciassette cittadinanze onorarie, tra le quali Roma, Firenze, Torino, Milano, Palermo, Buenos Aires e sedici lauree ad honorem da parte di università di quattro continenti. «Ha fatto la storia e visto profeticamente il futuro – ha concluso Maria Voce -. Il suo carisma, il suo messaggio di fraternità, comunione e unione rappresentano una chiamata per giovani che non vogliono maestri ma padri e madri». Le ha fatto eco Riccardi secondo il quale bisogna «avere il coraggio di riscrivere le avventure di Chiara nel nostro tempo».

18 novembre 2019