Il 17 luglio parte il Festival Artescienza

Il titolo scelto per l’edizione 2017 è “Inventare il futuro”. Incontri e concerti all’insegna della relazione fra le arti contemporanee

Il titolo scelto per l’edizione 2017 è “Inventare il futuro”. Incontri e concerti all’insegna della relazione fra le arti contemporanee

«Inventare il futuro» è il titolo della nuova edizione di ArteScienza la rassegna internazionale di arte scienza e cultura contemporanea, organizzata dal Centro Ricerche Musicali (Crm) che si svolgerà nell’ambito dell’Estate Romana in diversi spazi della città, per una prima parte dal 17 al 22 luglio, e poi dal 9 settembre al 28 ottobre con originali installazioni “site specific”, performance, concerti, masterclass e danza e all’insegna della relazione fra le arti contemporanee.

Diversi gli scenari che caratterizzeranno
la manifestazione, come il Goethe-Institut Rom, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, il teatro Vascello e il Parco della Musica. «Lo scenario ideativo di Artescienza 2017 – spiegano i curatori della rassegna Michelangelo Lupone e Laura Bianchini –punta sull’invenzione come “farmaco intelligente” che mira a sanare le criticità del presente in una prospettiva futura e come “inventio” (ritrovamento) che tenda a facilitare il lavoro, a migliorarne i prodotti, a produrne di nuovi».

Di particolare interesse è il progetto “Il giardino dei suoni segreti” che presenta quattro installazioni sonore site specific, nei giardini del Goethe-Institut, realizzate per ArteScienza da giovanissimi musicisti e compositori nell’ambito del progetto “Sillumina” della Siae. È proprio con questi nuovi lavori – realizzati da Elena D’Alò, Flavia Massimo, Giuseppe Desiato, Claudio Panariello –che il Festival si inaugura lunedì 17 luglio (ore 20) per una serata pensata come una Festa di Mezza Estate che andrà avanti fino a mezzanotte. Quattro lavori interattivi, ispirati agli elementi dell’aria e dell’acqua, e ai temi della scoperta e del dialogo combinano e integrano la forma plastica dell’opera d’arte alla musica, ai mezzi di diffusione del suono e al contesto ambientale.

Le installazioni «risponderanno e si
modificheranno – si legge in una nota stampa – in relazione alla presenza e/o all’azione del visitatore creando un percorso sensoriale, capace di attirare e allo stesso tempo guidare il pubblico alla scoperta del giardino e dei suoi segreti. A seguire fino a mezzanotte nei vari spazi dell’istituto tedesco sarà un continuo alternarsi esposizioni, performance di danza (con i nuovi lavori di due giovani coreografi Bared di Giordano Novielli e Link di Maria Giovanna Esposito) concerti di musica e live electronics, incontri con il pubblico e un omaggio, quello a Jean Claude Risset, pioniere della “computer music”, scomparso lo scorso novembre e che con il Crm ha condiviso importanti progetti di ricerca».

 

13 luglio 2017