Il 1° gennaio nati nel mondo 392.078 bimbi. In Italia 1.210

I dati forniti dall’Unicef. La metà delle nuove nascite in 8 Paesi: al primo posto l’India, ultima l’Etiopia. Ogni anno oltre 2,5 milioni i bimbi che nascono morti

Secondo le stime dell’Unicef, nella giornata di ieri, 1° gennaio, sono nati in tutto il mondo 392.078 bambini, di cui 1.210 in Italia. Complessivamente, oltre la metà di queste nuove nascite è avvenuta in 8 Paesi: al primo posto l’India, con 67.385 nuovi nati; seguono la Cina con 46.299, la Nigeria con 26.039, il Pakistan con 16.787, l’Indonesia con 13.020, gli Stati Uniti con 10.452, la Repubblica Democratica del Congo con 10.247. Ultima infine l’Etiopia, con 8.493 nascite.

«Ogni gennaio, l’Unicef vuole celebrare i bambini nati il giorno di Capodanno: un buon auspicio per la nascita dei bambini in tutto il mondo», ha spiegato il presidente di Unicef Italia Francesco Samengo. Tuttavia, osservano dall’Unicef, per milioni di neonati in tutto il mondo il giorno della loro nascita non è così favorevole. Basti pensare che nel 2018 2,5 milioni di bambini sono morti nel loro primo mese di vita; circa un terzo di loro nel loro primo giorno di vita. Tra questi bambini, la maggior parte è morta per cause assolutamente prevenibili, come la nascita pre termine o complicazioni durante il parto e infezioni come sepsi. A questo dato va aggiunto infine quello degli oltre 2,5 milioni di bambini che nascono morti ogni anno.

Negli ultimi tre decenni, «il mondo ha visto notevoli progressi nella sopravvivenza infantile, con una riduzione di oltre la metà del tasso globale di mortalità infantile, ossia, il numero di bambini che muoiono prima del quinto compleanno – osservano dall’Unicef -.  Tuttavia, i progressi sono ancora troppo lenti per ciò che riguarda i neonati. I bambini che muoiono entro il primo mese dalla nascita rappresentano il 47% dell’intera mortalità infantile tra 0 e 5 anni: una quota in aumento rispetto al 40% del 1990». Per il direttore Henrietta Fore, «l’inizio di un nuovo anno e di un nuovo decennio è un’occasione per riflettere sulle nostre speranze e aspirazioni, non solo per ciò che ci riserva il nostro futuro, ma anche per il futuro di coloro che verranno dopo di noi. Il calendario che cambia ogni gennaio ci ricorda tutte le possibilità e le potenzialità di ogni bambino che intraprende il viaggio della sua vita, se gli viene data questa possibilità».

Proprio per questo la campagna Unicef “Every Child Alive” chiede investimenti immediati per avere operatori sanitari in numero sufficiente, con adeguata formazione e con i farmaci necessari per garantire che ogni madre o neonato siano assistiti da mani esperte per prevenire e curare le complicazioni durante la gravidanza, il parto e le fasi successive alla nascita.
«Troppe mamme e neonati non sono assistiti da un’ostetrica o da un’infermiera formata e con gli strumenti adatti, e i risultati sono devastanti -aggiunge Fore -. Possiamo fare in modo che milioni di bambini sopravvivano al loro primo giorno e vivano per tutto questo nuovo decennio, se ognuno di loro nascerà con l’assistenza di un paio di mani esperte».

In Italia, tra i 1.210 nati ieri, diversi sono i bimbi che hanno visto la luce negli Ospedali riconosciuti da Unicef e Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come “Amici dei bambini”. «Nel solo 2018 sono nati in questi ospedali oltre 31.500 bambini, pari a oltre il 7% di tutti quelli nati in Italia (449.000)», ricorda ancora Samengo. «Ogni giorno, in media, 86 neonati vedono la luce in una di queste strutture di eccellenza, dove neonati e mamme beneficiano dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento». Nel nostro Paese l’Unicef promuove il programma “Insieme per l’allattamento”, volto a diffondere la cultura dell’allattamento e a garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. A oggi, fanno parte di questa rete 29 ospedali e 7 Asl e Comunità “amiche dei bambini”, 3 corsi di laurea “amici dell’allattamento” e oltre 900 Baby Pit Stop, spazi attrezzati in luoghi pubblici dove i genitori possono allattare e prendersi cura dei propri bambini.

2 gennaio 2020