Igiene delle mani, per “Un ospedale senza infezioni”

Al via al Gemelli la II stagione della campagna informativa. Il primo bilancio nel convegno in programma il 5 maggio, Giornata mondiale

Al via al Policlinico Gemelli la seconda stagione della campagna informativa. Il primo bilancio nel convegno in programma per il 5 maggio, Giornata mondiale

Medici, epidemiologi, rappresentanti delle associazioni dei pazienti e giornalisti. Si ritroveranno tutti martedì 5 maggio, Giornata mondiale per l’igiene delle mani, nell’Aula Brasca del Policlinico Gemelli per il convegno sul tema “Verso un ospedale senza infezioni”. L’appuntamento, a partire dalle 10, darà il via alla seconda stagione della campagna di comunicazione “Ti sei lavato le mani?”, promossa dalla direzione del Policlinico e ideata da Gabriele Sganga, docente presso il dipartimento di Chirurgia del Gemelli. Al centro, l’importanza del lavaggio delle mani con il gel idroalcolico per contrastare il fenomeno delle infezioni contratte in ospedale.

Questa campagna, spiega Sganga, si caratterizza «per la partecipazione attiva dell’intero Policlinico Gemelli, e per una sua continuità operativa. Non si tratta di educazione ma di una manovra indispensabile per prevenire le infezioni. Tanti  piccoli e costanti contributi e interventi sino a raggiungere alti livelli di consapevolezza sulla necessità di lavarsi le mani bene e automaticamente prima e dopo il contatto con il paziente». A presentarne gli obiettivi sarà Fabrizio Celani, direttore del Rischio e igiene del Policlinico. Interverranno fra gli altri Donato Greco, già direttore generale Prevenzione sanitaria al ministero della Salute; Massimo Antonelli, docente di Anestesiologia e Rianimazione alla Cattolica; Maria Emilia Bonaccorso, giornalista responsabile servizio Salute dell’Ansa; Stefano Maccioni, rappresentante di Cittadinanzattiva; Filippo Berloco, coordinatore dell’organo tecnico-esecutivo del Comitato per la lotta alle infezioni ospedaliere. Prevista ala presenza del direttore del Gemelli Enrico Zampedri, del direttore sanitario Andrea Cambieri e del preside della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica Rocco Bellantone.

29 maggio 2015