Iacomini: in Pakistan morti «almeno 500 bambini»

Per il portavoce di Unicef Italia è la dimostrazione di «come il clima oggi possa più che in altre epoche uccidere. Non possiamo fare finta di nulla»

Anche il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini interviene sul bilancio drammatico delle ultime ore relativo al Pakistan, sommerso per un terzo dalle alluvioni che lo hanno colpito, peggiorate la scorsa settimana. «Il disastro a cui stiamo assistendo – commenta – è la dimostrazione plastica di come il clima oggi possa più che in altre epoche uccidere e mettere a repentaglio milioni di vite umane».

La conta delle vittime e degli sfollati infatti «cresce di ora in ora – prosegue Iacomini -: sono milioni le persone colpite ed è terribile osservare come il numero dei bambini e delle bambine uccisi a causa delle inondazioni sia oramai vicino alle 500 unità, per non parlare di quelli a rischio di malattie come il colera legate alla non potabilità dell’acqua». Eventi indubbiamente lontani da un punto di vista geografico, riflette il portavoce Unicef, ma che «ci riguarda tutti da molto vicino» e richiedono «la stessa generosità e attenzione che abbiamo riservato negli ultimi mesi alle guerre a pochi chilometri da casa nostra. Non possiamo far finta di nulla», è il monito di Iacomini, che invita a inserire il tema degli «sfollati climatici» nelle agende dei governi di tutto il pianeta, Italia compresa, perché «senza interventi urgenti esploderà come la grande questione dei prossimi decenni. Il clima non risparmierà nessuno», conclude.

7 settembre 2022