I Vigili urbani «pronti allo sciopero generale»

Proclamato lo stato di agitazione per la Polizia locale di Roma Capitale. La nota di Cgil, Cisl, Uil e Sulpl: crescente preoccupazione per la gestione «sconclusionata e inefficace» del corpo. «Presunto efficientismo, per ora tutto a parole»

Tornano a dichiarare lo stato di agitazione, i vigili urbani di Roma capitale. Il motivo: la crescente preoccupazione per la gestione del corpo, «sconclusionata e inefficace» per quanto riguarda i servizi alla cittadinanza. La denuncia arriva da Cgil, Cisl, Uil e Sulpl, che, a margine di una riunione tenuta ieri, martedì 28 ottobre, tra sindacati e lavoratori hanno annunciato un’assemblea generale e, «in caso non cambiassero le cose, uno sciopero della categoria, in un momento molto difficile come quello che sta vivendo la città».

Alla base delle proteste, spiegano, «la sistematica assenza di dialogo tra i vertici del Corpo sul fronte riorganizzativo, a partire dal sindaco Ignazio Marino e dal comandante Raffaele Clemente». E lamentano un «presunto efficientismo, per ora tutto a parole». Mentre «vengono predisposte tipologie di servizio mirate unicamente a prelevare denaro dalle tasche dei cittadini – la denuncia dei sindacalisti – non è dato rilevare l’esistenza di alcun progetto che ponga il Corpo in condizioni di affrontare i veri punti critici del territorio cittadino». A partire dall’«orami palese congestionamento del traffico».

Per mesi, si legge in una nota congiunta stilata dalle sigle sindacali, «in risposta alle rimostranze delle organizzazioni sindacali e al tentativo di affrontare le più spinose tematiche attraverso un confronto costruttivo basato su osservazioni di merito, l’attuale dirigenza del Corpo, con il silente avallo della politica cittadina, ha di fatto proceduto a un autentico smembramento dell’organizzazione della Polizia locale di Roma, che finora è stato comunque in grado di offrire un servizio di qualità». Ad aggravare la situazione, il fatto che il sindaco Marino ha deciso di mantenere la delega alla Polizia locale, «senza avere mai avviato il più volte annunciato tavolo tecnico-politico permanente sul Corpo e sulle sue priorità operative».

Secondo i sindacati, si tratta di una «trascuratezza» che conduce a un «inevitabile inasprimento delle relazioni sindacali in quanto diventa sostanzialmente impossibile garantire un efficace servizio alla città con tentativi di confronto che di fatto vengono sistematicamente aggirati o elusi, e tutto ciò in un contesto in cui la sicurezza degli operatori appare l’ultima delle preoccupazioni per la dirigenza».

29 ottobre 2014