Nell’ambito della consultazione pubblica dell’Unione europea sul pilastro europeo dei diritti sociali, che si concluderà il 31 dicembre prossimo, anche la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) ha reso note le sue osservazioni, consultabili anche online. Il documento, elaborato dalla commissione Affari sociali della Comece, ritorna sull’idea di «economia sociale di mercato», incoraggiando l’Unione «a non perdere di vista la strategia Europa2020, a combattere le condizioni di lavoro precarie e a costruire un fondamento solido per l’unione economica e monetaria».

La Comece si dichiara concorde con gli obiettivi della proposta Ue di un «pilastro dei diritti sociali» ma ritenendo «non sufficientemente considerati alcuni aspetti», formula alcune raccomandazioni. Su tutte, l’invito a «promuovere la coerenza delle politiche tra iniziative esistenti» e ad adottare un «approccio inclusivo» che comprenda tutti i membri Ue e non solo i 19 Paesi euro. Ancora, la Commissione degli episcopati della Comunità europea incoraggia a un «monitoraggio regolare e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate» e chiede di tutelare il diritto a un «orario di lavoro decente» e a un «giorno comune di riposo settimanale», che dovrebbe essere la domenica. Il documento esorta anche a «ripensare la nozione di formazione», individuando in istruzione e formazione «i motori della convergenza sociale».

22 novembre 2016