I vescovi di Roma: «No alla violenza!»

In una nota del Consiglio episcopale diocesano, la riflessione sui recenti fatti di cronaca. «Quello che è avvenuto è gravissimo. Non ci possiamo arrendere di fronte a tanta ferocia»

«Corviale, Pantano, Anzio. Lo scenario è sempre più inquietante a Roma e dintorni. Troppa violenza, troppe vittime, spesso giovanissimi. Molto spesso nella nostra città le contese vengono risolte con armi in pugno. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni esigono una decisa assunzione di responsabilità e una collaborazione effettiva tra le diverse agenzie educative». A rimarcarlo sono i vescovi di Roma, in una nota diffusa questa mattina, 19 gennaio, dal Vicariato.

Il riferimento è alle violenze degli ultimi giorni: l’uccisione di un 14enne a Monte Compatri, poi l’omicidio di Corviale e infine la gambizzazione di un altro ragazzo, uno studente di 17 anni, ad Anzio. «Quello che è avvenuto è gravissimo e non ci possiamo arrendere di fronte a tanta ferocia; non possiamo restare silenti ignorando simili misfatti – osservano i presuli -. Le istituzioni, preposte alla sicurezza dei quartieri e alle politiche sociali, come anche la società civile nelle sue molteplici componenti e le nostre stesse comunità cristiane sono invitate a un serio discernimento e a una puntuale attenzione per una presa in carico dei tanti disagi di cui soffre la nostra città».

La Chiesa di Roma, da parte sua, «in questi anni si è prodigata nel contrastare le diseguaglianze, con l’impegno profuso dalla Caritas, dalle parrocchie e da tante realtà associative sparse nel territorio – assicura il Consiglio episcopale diocesano -. Ma certamente questo non basta! La vita è un dono di Dio e sarebbe ora che i nostri buoni propositi, già espressi nel passato in simili circostanze, diventassero espressioni concrete della cultura della vita – proseguono -. In modo deciso diciamo “no” alla violenza!».

19 gennaio 2024