I vescovi amici dei Focolari all’udienza con Francesco
Sessanta i presuli radunati a Castel Gandolfo fino al 26 febbraio, arrivati da 31 Paesi. Il Papa: «Tente sempre vivo il carisma dell’unità»
«Tenere sempre vivo nel ministero apostolico il carisma dell’unità, in comunione con il successore di Pietro». Questa l’esortazione rivolta questa mattina, mercoledì 24 febbraio, da Papa Francesco ai 60 vescovi amici dei Focolari radunati a Castel Gandolfo fino al 26 febbraio, arrivati da 31 Paesi. Al centro del loro convegno, la partecipazione all’udienza del mercoledì in piazza San Pietro. Il tema, si legge in una nota diffusa dal movimento, è “Chiesa che genera unità”. Alla base, la convinzione che «sullo sfondo delle molte tensioni del nostro tempo e della crescente disgregazione, il popolo di Dio è chiamato oggi a contribuire a rigenerare, in maniera vitale, il tessuto dei rapporti a tutti i livelli e in tutti gli ambienti».
Il binario sul quale camminano i lavori è l’idea di Chiesa tracciata da Francesco nella celebrazione del 50° anniversario della creazione del sinodo dei vescovi: una Chiesa sinodale intesa come «Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare è più che sentire. È un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare». Dal 22 febbraio, hanno già preso la parola la presidente dei Focolari Maria Voce e il co-presidente Jesús Morán. Atteso l’intervento del cardinale Lorenzo Baldisseri che, attraverso il pensiero e la testimonianza di Papa Francesco, approfondirà l’orientamento verso “Una Chiesa tutta sinodale”.
I convegni di vescovi amici del Movimento dei Focolari hanno avuto inizio nel 1977 su iniziativa del vescovo di Aquisgrana (Germania) Klaus Hemmerle. Attuale moderatore è il cardinale Kovithavanij Francis X., arcivescovo di Bangkok (Tailandia). All’edizione 2016 partecipano presuli provenienti dal Medio Oriente (Iraq, Libano, Siria), dall’Africa (dal Bénin alla Repubblica Democratica Congo), ma anche da Asia, Sud America e da molti Paesi europei. Nello spirito di una Chiesa “in uscita”, il convegno accoglie testimonianze e storie concrete anche di laici impegnati nel costruire ponti in un mondo frammentato, sulle vie dell’ecumenismo, del dialogo interreligioso, con persone di convinzioni non religiose e del multiforme dialogo con la cultura.
24 febbraio 2016