I simboli della Gmg in cammino verso Lisbona

In vista del raduno mondiale del 2023, la Croce e l’icona di Maria Salus Populi Romani sono giunte nella diocesi di Beja dall’Algarve. «Occasione unica»

Continua il “pellegrinaggio” in Portogallo dei simboli della Gmg: la Croce e l’icona di Maria Salus Populi Romani, che Giovanni Paolo II affidò ai giovani del mondo dando vita all’esperienza delle Giornate mondiali della gioventù, sono giunte nella diocesi di Beja dall’Algarve, continuando il loro cammino verso Lisbona 2023, dove si svolgerà il prossimo raduno internazionale. Ad accoglierle, il responsabile della pastorale giovanile locale padre Francisco Molho, che annuncia «un mese di profonda evangelizzazione e una tappa di rivitalizzazione e rinnovamento dei nostri giovani».

Fino al 31 dicembre la Croce e l’icona saranno portate in tutta la diocesi da un gruppo di giovani “missionari”. «Ci impegniamo – spiega il sacerdote – a utilizzare questa occasione unica per raggiungere contesti e mondi giovanili che difficilmente raggiungeremmo senza questi simboli, affinché tutti i giovani possano almeno sentire parlare del cammino, che alla fine è sentire parlare di Gesù Cristo». Il programma del pellegrinaggio, aggiunge, «non è stato ancora definito nei dettagli perché, oltre a visitare le scuole che ci hanno aperto le loro porte e centri giovanili, stiamo aspettando conferme da ospedali e carceri situati nel territorio diocesano».

Lo scorso fine settimana i simboli della Gmg erano a Mértola, nella zona dell’Alentejo, (Oltretago), regione portoghese «periferica e per questo spesso dimenticata – afferma don Molho -. Portando qui la Croce e l’icona abbiamo voluto far sentire tutte le città, paesi e villaggi dell’Alentejo importanti per Dio e per la Chiesa. Non vogliamo lasciare fuori nessuno – aggiunge -. Che tutti sentano questa presenza vicina e amica».

3 dicembre 2021