I ragazzi e lo sballo «Ecco come aiutarli»

L’associazioni Fuori Della Porta rilancia tre corsi di formazione. Obiettivo: fornire il “kit” per la lotta al disagio giovanile

L’associazioni Fuori Della Porta rilancia tre corsi di formazione. Obiettivo: fornire il “kit” per la lotta al disagio giovanile

Per poter stare accanto ai ragazzi in difficoltà con la vita, occorre andare ad incontrarli là dove essi si ritrovano per prostituirsi, per «spaccarsi» di alcol e «sfasciarsi» con le droghe chimiche. L’obiettivo del progetto “So’ Ragazzi!”, frutto della collaborazione tra il Centro psicopedagogico dell’Università Pontificia Salesiana (Fse) e la onlus Fuori Della Porta di cui don Giovanni Carpentieri è il fondatore, ha dunque proprio questa finalità: offrire agli adulti il “kit metodologico” per saper stare accanto ai giovani.

«Sì, perché se è facile agganciare i ragazzi – racconta don Giovanni -, il difficile è iniziare con loro un percorso di inversione a quella marginalità che vivono e di cui non sono nemmeno consapevoli». Ecco allora, racconta il sacerdote, come «il nostro compito non sia l’evangelizzazione di strada quanto invece la promozione umana e un’occasione per dire agli adulti di aprire gli occhi su un mondo giovanile che non ha le nostre stesse coordinate».

Il percorso di formazione, al quale è possibile aderire entro il 10 ottobre e che si rivolge ad un massimo di 30 persone scelte tra genitori, coppie, insegnanti di religione e associazioni che già lavorano sul disagio giovanile, in realtà si inserisce in un più ampio contesto pastorale sul disagio giovanile, iniziato cinque anni fa in Diocesi con il progetto “Due passi Insieme”, una duplice scuola di formazione che si rivolge da un lato al mondo religioso (sacerdoti, diaconi, ecc.) e dall’altro ai giovani delle parrocchie, di movimenti, associazioni e gruppi ecclesiali per insegnare loro il modo in cui stare accanto ai ragazzi più disagiati.

Si analizzano le esperienze già in corso e che hanno avuto successo, e sulla base di quelle si strutturano le attività e le azioni da mettere in campo. «Capiremo – sintetizza don Giovanni – come si fa a dare concrete risposte di misericordia». Il percorso indirizzato al mondo religioso si articolerà in tre incontri presso in Vicariato, nella sala al terzo piano, mentre quello per i giovani si terrà nelle giornate di sabato 1, 8 e 15 ottobre all’Appio-Tuscolano. Il luogo preciso verrà indicato ai partecipanti all’atto della consegna della scheda di iscrizione, che va formalizzata per entrambi i percorsi entro il 26 settembre (Per informazioni: telefono 338.1863803 oppure mail dongiovannicarpentieri@gmail.com).

Gli “operatori” in campo sono tantissimi: catechisti, insegnanti e religiosi che si avvalgono a loro volta del servizio di consulenza e formazione offerto dall’Ateneo Salesiano. «Mettiamo a disposizione del progetto i nostri esperti – spiega Giancarlo Cursi, docente di pedagogia sociale -, offrendo anche un supporto strategico al team del network in modo tale che ogni attività abbia per i ragazzi un risvolto educativo, perché una cosa è certa: questi giovani hanno bisogno, come tutti i giovani, di crescere ma in più hanno la necessità che gli squilibri registrati lungo il cammino verso l’età adulta, con alcuni aspetti della personalità che si sono sviluppati ed altri no, vengano sanati».

 

26 settembre 2016