I ragazzi del Lazio, a scuola di sostenibilità ambientale

Siglato un protocollo tra Wwf e Ufficio scolastico regionale. Obiettivo: favorire la conoscenza della biodiversità urbana. L’invito a partecipare al contest di Urban Nature, dedicato alla natura in città

Educazione e formazione alla sostenibilità ambientale. Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato ieri, 7 febbraio, tra Wwf Italia e Ufficio scolastico regionale del Lazio, che prevede la formazione dei docenti – da mercoledì 13 febbraio nella sede Wwf di via Po 25 – ma soprattutto la promozione di progetti innovativi e di attività volte alla diffusione della conoscenza della biodiversità urbana da parte dei ragazzi delle scuole. Proprio per questo i due partner propongono agli oltre 4mila istituti di ogni ordine e grado della regione di individuare un’azione per aumentare la biodiversità urbana e favorire la presenza di natura in città partecipando al contest Urban Nature “L’impegno delle Scuole per la natura delle nostre città”, in collaborazione con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri. Gli istituti scolastici partecipanti potranno essere aiutati a realizzare il loro sogno e a vederlo valorizzato.

«Bisogna promuovere il coinvolgimento del mondo della scuola sulle tematiche ambientali, al fine di stimolare la sensibilità degli studenti e renderli protagonisti di esperienze significative attraverso il contatto diretto con la natura, necessario soprattutto per i più giovani», è il commento di Gildo De Angelis, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Gli istituti di ogni ordine e grado della regione Lazio, rivendica, «sono già esempio di eccellenza per le buone pratiche nel campo dell’educazione per l’ambiente e per la sostenibilità. Sono infatti molti gli esempi che dimostrano la capacità di progettare, di fare rete con le istituzioni, con il mondo della ricerca, con le associazioni del privato sociale per prendersi cura in modo concreto del bene comune e della propria collettività».

I servizi forniti dalla natura nelle città, rimarcano dal Wwf, «sono cruciali per il benessere di coloro che vi vivono, per la sostenibilità stessa delle comunità urbane e per il futuro dell’intero pianeta». A cominciare proprio dal verde scolastico, che è parte importante del sistema del verde urbano. Basti pensare che, sommati tutti insieme, i giardini scolastici della Capitale hanno una superficie pari a 80,8 ettari. L’equivalente di Villa Borghese. Proprio per questo, «le aree verdi scolastiche possono diventare luoghi in cui gli studenti hanno la possibilità di valorizzare il contatto con la natura, oltre che imparare a curare un bene naturale comune», afferma il direttore generale di Wwf Italia Gaetano Benedetto. Un’esperienza concreta nei luoghi di vita quotidiana e di apprendimento, rileva, «è un passaggio importantissimo per creare un nuovo atteggiamento nei confronti della natura e delle specie viventi. Le nuove generazioni sono fondamentali per affrontare le grandi emergenze ambientali del pianeta, a cominciare dai cambiamenti climatici, contro cui migliaia di studenti si sono mobilitati in tante città».

8 febbraio 2019