“I Ragazzi del Bambino Gesù” in un documentario di Rai3

La prima puntata domenica 19 febbraio. Un viaggio alla ricerca della guarigione nel più importante ospedale pediatrico d’Europa

La prima puntata domenica 19 febbraio. Un viaggio alla ricerca della guarigione nel più importante ospedale pediatrico d’Europa

Un viaggio alla ricerca della guarigione. Un cammino duro, di quelli che fanno male solo a sentirli raccontare; figurarsi a viverli sulla propria pelle. Quando poi la “pelle” raccontata è quella di un ragazzo, il raziocinio vacilla, le domande faticano a trovare risposta. Racconta tutto questo e molto altro «I ragazzi del Bambino Gesù – Ospedale pediatrico», il documentario di dieci puntate che andrà in onda su Rai3 domenica 19 febbraio alle 22.50. Per la prima volta l’ospedale pediatrico più importante d’Europa, che ogni anno accoglie circa 100mila pazienti da ogni parte d’Italia, apre le porte alle telecamere mostrando la quotidianità di dieci giovani affetti da una grave malattia, delle loro famiglie e dello staff medico che li segue.

Il documentario, presentato oggi, è stato patrocinato dal Ministero della Salute e dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. «Abbiamo deciso di aderire a questo progetto – dichiara il presidente dell’Ospedale, Mariella Enoc – animati dal desiderio di mostrare la straordinaria normalità e dignità della vita anche in situazioni difficili di sofferenza o tristezza. E accanto a questa, la straordinaria rete di competenze, professionalità, umanità e solidarietà che ruota attorno ai ragazzi e alle loro famiglie: non solo medici e infermieri ma anche volontari, associazioni, case di accoglienza».

Documentario - I ragazzi del Bambino GesùRoberto, Klizia, Annachiara, Flavio, Giulia, Caterina, Sabrina, Simone, Alessia e Sara. I «Ragazzi del Bambino Gesù» sono loro; in carne, ossa, speranza, forza e fragilità. Il documentario racconta le vite di questi giovanissimi alle prese con la malattia, tratteggiandone il carattere, i progetti che avevano prima di ammalarsi, quelli che proiettano in un futuro conquistato giorno dopo giorno. Per loro «la malattia diventa quotidianità» si sente raccontare in una delle puntate del documentario. Quella stessa quotidianità condivisa con la professionalità dei medici e infermieri dei cinque reparti in cui è stato girato il documentario, «con l’amore – prosegue Enoc – dei genitori, con la dedizione dei volontari e delle associazioni. Un percorso diagnostico e di cura che vede crescere gli affetti più profondi e l’instaurarsi di nuovi legami. Le telecamere che per un anno intero hanno seguito queste vicende vogliono restituire l’autenticità di tutto questo raccontando la malattia per quello che è davvero, senza orpelli».

Alla messa in onda delle puntate, il Bambino Gesù affiancherà un’attività di comunicazione online con l’obiettivo di fornire una corretta e tempestiva informazione sanitaria, collegata ai temi affrontati in ogni serata. All’indomani di ogni puntata verrà attivata sulla pagina Facebook dell’Ospedale una diretta video con un pediatra e uno specialista per rispondere a eventuali domande del pubblico sulle questioni sanitarie emerse dal racconto.

«È il nostro modo di “comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”, come ci chiede Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali – conclude Mariella Enoc -. “Offrire narrazioni contrassegnate dalla logica della buona notizia”, che non significa ignorare la realtà della sofferenza, ma raccontarla sapendo suscitare “cuori capaci di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire”. Speriamo e crediamo di esserci riusciti».

 

17 febbraio 2017