I progetti di Acs per Siria e Libano

Lanciata la campagna di raccolta fondi a sostegno delle comunità cristiane locali. L’iniziativa per i giovani sposi di Aleppo e i pacchi alimentari per le famiglie libanesi

Dedicati ai cristiani di Siria e Libano i nuovi progetti appena approvati dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), per i quali viene lanciata una campagna di raccolta fondi. Lo scopo, spiegano, è «aiutare le comunità cristiane locali, le cui condizioni continuano drammaticamente a peggiorare» e in cui in tanti pensano di abbandonare la loro terra, «seguendo le centinaia di migliaia che hanno già emigrato».

In Siria in particolare, dove molti cristiani vivono con meno di 1 dollaro al giorno, pagando le conseguenze di una guerra decennale, Acs fornisce da tempo un supporto materiale e finanziario. I progetti per i quali ora si raccolgono fondi prevedono il finanziamento di pasti per anziani, fondi per la fornitura semestrale di medicine e altri aiuti sanitari e alimentari alle famiglie, carburante per il riscaldamento di un residence per giovani studentesse e borse di studio per gli studenti. Un progetto speciale poi mira a sostenere le coppie di sposi novelli. «Molti siriani vorrebbero sposarsi ma non possono – commenta il direttore di Acs Italia Alessandro Monteduro -. Siamo impegnati in particolare per la comunità di Aleppo. Vogliamo finanziare le giovani coppie affinché possano sistemare la casa o pagare l’affitto di un appartamento per due anni».

Il Libano alle prese con una grave crisi economica, sociale e politica, aggravata dall’esplosione del porto di Beirut nel 2020 e dalla recente recrudescenza delle tensioni tra diversi gruppi etnici e religiosi, è l’altro destinatario dei nuovi progetti Acs. La devastante situazione nel Paese ha indotto la fondazione ad aumentare gli aiuti, dall’agosto 2020. «Se prima di quella data la maggior parte dei finanziamenti era finalizzata al sostegno dei rifugiati siriani attraverso le diocesi locali, ora sono le stesse comunità libanesi a richiedere assistenza», riferiscono da Aiuto alla Chiesa che soffre. I progetti in Libano includono dunque pacchi alimentari per famiglie bisognose, riscaldamento per superare l’inverno, offerte per la celebrazione di Messe affidate ai sacerdoti poveri. «In collaborazione con l’arcidiocesi maronita di Tyr, ad esempio, verranno forniti pacchi alimentari alle famiglie bisognose per i prossimi otto mesi», spiega Monteduro.

I cristiani in Libano e in Siria appartengono a diverse comunità e denominazioni. Oltre a diversi riti cattolici, ci sono anche una varietà di Chiese ortodosse. Le relazioni ecumeniche sono generalmente molto buone e la maggior parte dei progetti andrà a beneficio dei cristiani di tutte le confessioni. Una parte dei finanziamenti sarà quindi destinata alle Chiese ortodosse, come quella greco-ortodossa e quella siro-ortodossa, nonché alla Chiesa armena apostolica, tutte ad Aleppo. Nel dettaglio, quasi 1,5 milioni di euro della somma totale per entrambi i Paesi – che ammonta a 5 milioni di euro – andranno a progetti di restauro e costruzione, assicurando a comunità, scuole e ordini religiosi le condizioni materiali per svolgere le loro missioni. Circa 1,1 milioni sono destinati a progetti educativi, a riconoscimento dell’importanza sia della scuola regolare sia dell’educazione alla fede.

16 novembre 2021