“I 100 giorni del governo Conte”. Si intitola così il report diffuso oggi, 10 settembre, da Openpolis, che prende in esame le prime prove dell’esecutivo giallo-verde. A cominciare da una novità: nei suoi primi 100 giorni l’esecutivo Conte non ha mai posto la fiducia sui testi all’esame di Camera e Senato. Una novità rispetto agli esecutivi della XVII legislatura: Letta (2 volte), Renzi (9 volte) e Gentiloni (5 volte). Ancora, su 5 provvedimenti del governo approvati al Senato, solamente 2 hanno ottenuto più di 161 voti favorevoli, soglia abituale di maggioranza, viene spiegato nello studio. Gli altri 3  – milleproroghe, il decreto dignità e quello per il tribunale di Bari – sono stati approvati con meno voti di quelli abitualmente necessari per ottenere il via libera dell’aula. Dei 17 provvedimenti deliberati dal Consiglio dei ministri al 31 agosto, invece, solamente 2 sono proposte politiche di governo: il decreto dignità e il ddl Grillo sulla sicurezza delle professioni sanitarie.

La durata media delle riunioni del Consiglio dei ministri è di 52 minuti: il dato più basso dal governo Letta a oggi. Basti pensare che gli incontri dell’esecutivo Letta duravano in media 1 ora e 46 minuti. L’ultimo numero riguarda infine i membri della squadra di governo, ancora incompleta a 100 giorni dal giuramento: i viceministri dovevano essere 6 ma a oggi è stata nominata – alla Cooperazione, presso il ministero degli Affari esteri – solo Emanuela Del Re. Ancora ufficialmente vuote le altre 5 caselle.

10 settembre 2018