I preti e la gestione del tempo, al centro del convegno di Presbyteri

L’appuntamento annuale online il 3 maggio sul canale YouTube. Don Vitale: «Con l’emergenza sanitaria, il “tempo” dei sacerdoti è inevitabilmente cambiato»

Quale rapporto hanno i preti con il tempo? In una situazione che vede moltiplicate le esigenze e le attese e ridotti i numeri, quali piste percorrere per provare a ripensare il proprio ministero, individuando il proprium a cui non si può davvero rinunciare? Sono questi i principali  interrogativi che animeranno il convegno sul tema “I tempi del prete: tra dono e limite”, in programma per lunedì 3 maggio sul canale YouTube di Presbyteri, la rivista promotrice dell’iniziativa. Rifondata 55 anni fa grazie alla collaborazione tra i padri Venturini della Congregazione di Gesù Sacerdote, alcuni gesuiti e l’Unione apostolica del clero, Presbyteri pubblica 10 monografie annue, incentrate su singoli temi di particolare interesse per il mondo presbiterale e pastorale, ai quali viene dedicato un tempo di profonda osservazione e analisi.

«Il convegno nasce come sintesi di un anno di attività della rivista – spiega don Marco Vitale, presbitero della diocesi di Roma e membro del comitato di redazione -. Da sempre Presbyteri si occupa infatti della formazione dei preti, con un approccio olistico volto a cogliere i diversi risvolti della loro vita: dalla pastorale alla relazione con la famiglia di origine; dai rapporti con il vescovo alla vita di parrocchia». Il nome della rivista rappresenta dunque, già di per sé, un vero e proprio manifesto della sua identità: «Non solo i temi, ma anche il linguaggio utilizzato – prosegue – è molto vicino all’esperienza e vita concreta dei preti».

È sulla scia di questo impegno che a maggio 2019 si tenne il primo convegno promosso dalla redazione di Presbyteri sul tema: “Ne costituì Dodici (Mc 3,14). Il presbiterio nell’esperienza della formazione del clero”. «Era nostra intenzione ripetere l’iniziativa l’anno successivo ma lo scoppio della pandemia non ha permesso di portare a termine la programmazione – spiega Vitale -. Tuttavia, il tema che era stato scelto nel 2020 si è rivelato ancora più attuale nel 2021». Con l’emergenza sanitaria e le conseguenti restrizioni, «il “tempo” dei preti è infatti inevitabilmente cambiato: da uno “troppo pieno”, a cui forse erano abituati, ne hanno sperimentato uno “troppo vuoto”, in cui si sono inaspettatamente ritrovati».

La gestione del tempo colto nelle sue diverse dimensioni: è dunque questo il filo rosso del prossimo convegno, articolato in due diverse sessioni. Si inizia la mattina alle 10.30 con il tema “Abbi cura di te: la cura del tempo nella vita del prete e l’inganno dell’ubiquità”: «In questa prima parte – fa sapere il presbitero -, grazie agli interventi dei due psicologi e psicoterapeuti, don Enrico Parolari e Claudia Ciotti, si esplorerà il tempo come dimensione non soltanto del fare ma della cura di se stessi». Segue, nel pomeriggio, la relazione del gesuita padre Massimo Pampaloni, decano della Facoltà di Scienze ecclesiastiche orientali del Pontificio Istituto Orientale, che interverrà su “Il tempo, sangue della vita: generosità pastorale e vita in Cristo”; e del vescovo di Savona-Noli, monsignor Calogero Marino, che parlerà del “Tempo del vescovo, il tempo dei suoi preti”. Infine, la parola a Barbara Baffetti e Stefano Rossi del Centro familiare “Casa della tenerezza” di Perugia, collaboratori del direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia, i quali approfondiranno la dimensione del tempo come «grande spazio per le relazioni». Le conclusioni sono affidate al vescovo di Andria Luigi Mansi, presidente dell’Unione apostolica del clero e membro della redazione Presbyteri.

Per maggior informazioni sulla rivista e sul convegno scrivere a segreteria@presbyteri.it o consultare il sito Presbyteri.

22 aprile 2021