I piccoli del Cor a San Pietro per la benedizione dei Bambinelli

L’appuntamento nella domenica “Gaudete”. La Messa con Gambetti, quindi l’Angelus con il Papa. «Quando viviamo l’incontro con Gesù, è davvero Natale»

Una piazza San Pietro gremita di fedeli, assolata e festosa, ha accolto come sempre con gioia e trepidazione le parole di Papa Francesco all’Angelus della terza domenica di Avvento. «Il Vangelo ci ricorda una cosa importante: la vita ha un compito per noi. La vita non è senza senso, non è affidata al caso. È un dono che il Signore ci consegna dicendoci: scopri chi sei e datti da fare per realizzare il sogno che è la tua vita! Ciascuno di noi è una missione da realizzare. Allora, non abbiamo paura di chiedere al Signore: che cosa devo fare? Che cosa è bene fare per me e per i fratelli? Il tempo di Avvento serve a questo: a fermarsi e chiedersi come preparare il Natale».

Proponendo gesti concreti di attenzione verso l’altro, il Papa non ha dimenticato di salutare i bambini di Roma che si sono radunati per la tradizionale Benedizione dei Bambinelli, convocati dal Centro oratori romani che da decenni promuove questo appuntamento alla vigilia del Natale. Una mattinata di festa e di gioia, fra Bambinelli alzati verso il cielo e canti natalizi, per i piccoli gruppi giunti in Vaticano in rappresentanza delle comunità parrocchiali che, nonostante le limitazioni per la pandemia, hanno scelto di condividere questo momento di preghiera e riflessione sul vero senso di questa festa, portando le statuine da far benedire prima di deporle nel presepe. Al significato di questa domenica “Gaudete”, della gioia, ha voluto dedicare la sua omelia il cardinale Mauro Gambetti, nuovo arciprete della basilica vaticana, che ha presieduto di prima mattina la solenne celebrazione in San Pietro. «La gioia vera, la stessa che viviamo qui tutti insieme in questa domenica di Avvento – ha sottolineato – può essere misurata dalla capacità di coinvolgere gli altri, di diffondersi intorno a noi. Dobbiamo chiederci: quale gioia caratterizza la nostra giornata, la nostra vita? Cosa posso fare per essere felice?  Gesù ci ha fatto per la gioia che Lui stesso ci vuole donare. Quando viviamo questo incontro allora è davvero Natale».

All’inizio della celebrazione, il saluto del presidente Cor David Lo Bascio. «Il nostro gesto di portare i Bambinelli al Papa perché li benedica è un gesto semplice ma compiuto con fede – ha detto -. Quando nella notte di Natale deporremmo quella statuina nel presepe delle nostre case, ancora ci coglierà lo stupore di sapere che Dio non ci abbandona mai; anche quando è notte nella nostra vita, anche quando ci sentiamo persi o soli: Lui sempre torna a farsi accanto, a condividere i suoi passi, a indicarci una strada, a darci una speranza. È questo il senso del Natale, che nessun virus potrà mai soffocare».

L’appuntamento in piazza San Pietro quest’anno è coinciso con la recita del Rosario in occasione della festa di Nostra Signora di Guadalupe, patrona dell’America e delle Filippine, guidato dal cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Una gioia colorata e condivisa che è stata allietata dai canti tradizionali di queste comunità presenti a Roma e dall’animazione dei catechisti del Cor che hanno accompagnato l’attesa dell’Angelus. Una gioia che da piazza San Pietro, insieme agli speciali auguri di Papa Francesco per i nonni e tutte le famiglie, ha raggiunto anche le comunità che tramite i social hanno potuto seguire l’evento nelle loro parrocchie.

13 dicembre 2021