I migranti ospiti di Croce Rossa al workshop artistico
A Palazzo Massimo al via dal 21 marzo l’esperienza, aperta a tutti, per imparare a costruire un mosaico. Esposizione ad aprile
A Palazzo Massimo al via dal 21 marzo l’esperienza, aperta a tutti, per imparare a costruire un mosaico. Esposizione ad aprile
Archeologia e arte segnano un dialogo a più voci nel workshop organizzato al Museo Nazionale romano di Palazzo Massimo. A partire dal prossimo 21 marzo “Un mosaico come ponte di culture” sarà un’esperienza aperta non solo ai visitatori del museo ma anche agli ospiti dei centri di accoglienza della Croce Rossa di Roma, protagonisti da dicembre scorso di un percorso di inclusione sociale e culturale nato anche dalla collaborazione con l’Istituto beni culturali della regione Emilia Romagna e la stessa Croce Rossa.
I partecipanti saranno chiamati a riprodurre una delle opere esposte nella mostra Archaeology&ME. Il loro lavoro sarà visibile nel museo all’interno dell’esposizione, aperta fino al 23 aprile, e in seguito nell’ambito del concorso internazionale di mosaici Pictor Imaginarius “L’Arte del Mosaico”, che si svolge a Nazzano (Roma) il 27 e 28 maggio. Obiettivo principale di Archaeology&ME è di «sondare, da un lato, la percezione che hanno i cittadini europei dell’archeologia e, dall’altro, di raccontare, ricorrendo a casi specifici e rivolgendosi a chi archeologo non è, quale sia il ruolo di questa disciplina nell’Europa contemporanea».
L’archeologia e il patrimonio archeologico – prosegue il comunicato – «fanno comprendere, ad esempio, come non sia mai esistita una cultura “pura”, priva di contaminazioni. Al contrario, il nostro continente è stato attraversato, fin dalle origini della sua vicenda umana, da grandiose ondate migratorie successive. Confini e muri sono stati prima o poi sempre superati da merci, uomini, linguaggi, idee».
17 marzo 2017