I migranti, «non numeri ma esseri umani»

Il direttore di Caritas italiana don Marco Pagniello commenta le numerose morti nel Mediterraneo degli ultimi giorni. «Aberrante considerarle “ordinaria amministrazione”»

«Una sfida per i Paesi e per le Chiese che si affacciano sul Mediterraneo». Il direttore di Caritas italiana Marco Pagniello definisce così le migrazioni, commentando le numerose morti di migranti nel Mediterraneo, più volte sottaciute sui media e quindi nell’opinione pubblica. «Nel leggere le cifre delle persone scomparse in mare non dobbiamo mai dimenticare che non si tratta di numeri ma di esseri umani. Di nostri fratelli e sorelle – scrive -. È aberrante arrivare a considerare “ordinaria amministrazione” la notizia di centinaia, migliaia di persone disperse in mare. È e rimane una tragedia».

Nelle parole del direttore di Caritas italiana, «la fuga da situazione invivibili è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti tutti: chi governa le nazioni e le organizzazioni internazionali e anche i cittadini comuni. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: nell’accoglienza, nel cambiamento di mentalità, nell’attuazione di politiche coraggiose e lungimiranti. È tempo di riportare l’investimento per la cooperazione internazionale a livelli adeguati alla promozione dei diritti umani, in modo da creare le condizioni per cui le persone non siano costrette a partire», conclude, esprimendo un auspicio: «Questo mare deve tornare a essere un luogo di vita, di relazioni, di cultura e di sviluppo, anziché di morte».

17 luglio 2023