«Noi, Frati Minori, guardando a Francesco e al mondo d’oggi, possiamo offrire attraverso il nostro stile di vita e i grandi valori contenuti nella nostra spiritualità, un supplemento d’anima alla cultura del nostro tempo. Possiamo offrire anche un supplemento di fraternità, simpatia e cortesia, alla nostra società fratturata da tante ingiustizie e violenze». Sonole parole del ministro generale dell’ordine dei frati minori, fratel Michael Anthony Perry, in occasione dell’imminente festa di san Francesco, il 4 ottobre.

La riflessione di Perry muove sul doppio binario dello «sviluppo culturale, scientifico e tecnologico» che rende l’uomo capace di realizzare cose grandi e belle verso l’umanità e il pianeta» e delle «nuove forme di povertà, violenza, paura e conflitto tra gli uomini, e profonde ferite alla natura». Richiamando la figura del fondatore e la Regola bollata, il ministro generale ricorda che il dialogo «è lo strumento potente che il Signore ha messo nelle nostre mani e di cui san Francesco è testimone, per fare delle nostre relazioni un incontro di pace, con la speranza di costruire una società giusta, accogliente e fraterna. Anche noi come Francesco – continua – vogliamo essere, con la nostra vita fraterna, uomini di speranza» che «sanno guardare al bene più grande e possibile che Dio ha messo nel cuore di ogni persona e che può cambiare il corso della storia, secondo i progetti di Dio, sull’umanità e sul mondo».

Ancora, si legge nella lettera, «vogliamo essere uomini di preghiera che attingono continuamente da Dio, sorgente di ogni speranza, quella luce che illumina ogni uomo, pacifica il suo cuore e lo apre ad una benevola reciprocità».

30 settembre 2016