I detenuti dell’Isola solidale offrono accoglienza a due senza tetto

Il presidente Alessandro Pinna: «Sono stato colpito positivamente dalla richiesta dei nostri ospiti di fare qualcosa per quanti vivono in strada e continuano a morire». Le persone accolte saranno accudite dagli ospiti

Emergenza freddo, si mobilitano anche gli ospiti dell’Isola Solidale. Davanti alle recenti morti avvenute per le strade di Roma per cause legate all’abbassarsi delle temperature, i detenuti che vivono nella struttura di via Ardeatina – grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000 – hanno deciso di offrire accoglienza notturna ad almeno due persone senza dimora della Capitale, soprattutto della zona dell’Ardeatina. Ad occuparsi di accoglienza e sostegno saranno proprio i detenuti, volontariamente: persone che hanno commesso reati per i quali sono state condannate,che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.

«Sono stato molto colpito – dichiara il presidente Alessandro Pinna – dalla richiesta dei nostri ospiti di fare qualcosa di concreto per quanti vivono in strada e continuano a morire. Abbiamo pensato di potere offrire l’accoglienza notturna ad almeno due persone che verranno accudite dai nostri ospiti. Un piccolo segno – commenta – che unito ad altri piccoli segni può fare la differenza, in questa nostra città che ha tanto bisogno di speranza e solidarietà». Di questa iniziativa, riferisce Pinna, è stato avvisato anche il vescovo del settore Sud Paolo Lojudice, al quale l’Isola Solidale ha offerta la sua disponibilità all’accoglienza, «da comunicare anche alle Caritas parrocchiali».

23 gennaio 2019