È dedicato al sito web degli istituti religiosi il 14° #tutorialweca online sul sito dell’associazione dei Webmaster Cattolici (WeCa), oltre che sui social.  In video, come di consueto, il giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta, a condurre un appuntamento formativo che guarda alla realtà degli istituti, molto diversa da quella delle parrocchie. «Molti hanno una dimensione internazionale e operano in diversi paesi: per questo, sarà necessario un sito multilingua, ben stratificato e con sottositi riferiti alle singole case». Questo il primo dei 5 consigli forniti da WeCa.

Il punto di partenza, è spiegato nel tutorial, è quello di «non dare nulla per scontato», a cominciare dai termini “tecnici”, come “Capitolo” o “carisma”, che si suggerisce di spiegare sempre. Il secondo consiglio: organizzare il menù del sito come una serie di risposte alle prime domande che vengono fatte spesso. E utilizzare le parti “statiche” per raccontare la storia dell’istituto religioso. In questo caso si fa riferimento a “Cosa facciamo”, “Dove siamo”, “Chi è la nostra fondatrice”.

Altra indicazione: guardare al presente. «Fin dalla home page – è il suggerimento -, privilegiamo sempre l’attualità, le ultime notizie, gli ultimi incontri e appuntamenti. Spieghiamo e raccontiamo ciò che sta avvenendo adesso». Si prosegue quindi con l’invito – ed è il quarto consiglio – a scrivere “in prima persona” il proprio sito web: «L’istituto religioso stesso racconti il suo carisma, la sua missione, la sua presenza qui ed oggi». Ultimo punto: l’approccio con cui affrontare questo impegno. In particolare, si suggerisce di realizzare la pagina web «non come un obbligo o un adempimento ma come continuazione della missione».

Tutti i #tutorialweca sono realizzati dall’associazione dei Webmaster Cattolici in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei e con il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano.

7 marzo 2019